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27/10/2010
Un'altra morte tra i mammiferi marini usati per gli spettacoli.
Il bilancio delle vittime al SeaWorld continua a crescere: infatti un'altra orca detenuta in cattività nel parco è morta all'improvviso.
Kalina, un'orca di 25 anni del SeaWorld di Orlando, è morta improvvisamente per cause sconosciute due settimane fa. E' la quarta orca a morire in un parco SeaWorld negli ultimi quattro mesi. Oltre a Kalina, un maschio chiamato Sumar è morto a settembre, e una femmina incinta è deceduta nel dare alla luce un feto morto all'inizio dell'estate.
Kalina non mostrava alcun segno di malattia il giorno prima del suo decesso, ed è morta nel giro di poche ore senza che nessuno si accorgesse del suo cattivo stato di salute. SeaWorld non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull'esame autoptico, ma nega che le condizioni in cui era detenuta nel parco possano essere alla base della sua morte.
Le orche non sono gli unici animali a morire nei parchi SeaWorld. Le orche hanno ucciso degli istruttori, così come visitatori del parco cosi' stupidi da trasgredire i divieti e saltare nelle loro vasche. Il comportamento aggressivo e violento di un animale di enormi dimensioni confinato in una minuscola vasca non dovrebbe stupire nessuno. Noi, in quanto esseri umani, siamo incapaci di capire la frustrazione e lo stress a cui questi animali sono sottoposti.
Con la morte di così tanti animali e persone negli ultimi venticinque anni, verrebbe da pensare che SeaWorld possa finalmente comprendere che il suo business a non solo è intrinsecamente crudele e disgustoso, ma anche pericoloso. Invece, non ci sono arrivati.
SeaWorld continua a negare la possibilità di una connessione tra le ultime morti e continua a insistere che le orche vivono in un paradiso costruito dall'uomo. Questa posizione è tipica degli zoo e dei circhi che sfruttano gli animali per il divertimento del pubblico. Per mantenere i clienti tranquilli e non perdere il loro sostegno, affermano che i loro animali sono coccolati e ben tenuti, nonostante sia evidente il contrario.
La storia di SeaWorld con le orche negli ultimi venticinque anni è piena di incidenti come questo. In questo lasso di tempo, ventiquattro orche sono morte, oltre ad alcune persone. A SeaWorld non è stato legalmente concesso di catturare le orche nel loro habitat sin dai primi anni 70; prima di allora usavano aeroplani ed esplosivi nelle sue battute di caccia.
I clienti che pagano il biglietto per visitare i parchi SeaWorld dovrebbero sapere che stanno dando i loro soldi a una società che ha usato esplosivi per catturare animali selvatici finché non le sono state revocate le licenze.
I visitatori dovrebbero sapere che gli animali allevati, comprati o prestati ai parchi SeaWorld sono confinati in vasche riempite con acqua trattata chimicamente e nutriti in base a una dieta artificiale. Sono animali estremamente intelligenti, con un grande senso della famiglia, e che sono nati con l'istinto di vagare liberamente in mare aperto.
Ogni aspetto dell'esistenza di un animale al SeaWorld è stressante, frustrante e insalubre, e ciò è messo in evidenza dal fatto che tutti questi animali vivono la metà degli anni che potrebbero vivere stando nel loro habitat naturale. Nonostante i dinieghi dei dirigenti e degli impiegati di SeaWorld, sono le stesse condizioni in cui vivono nei parchi che stanno uccidendo questi animali.
NdT: Tutto questo non avviene solo a SeaWorld, e non solo per le orche, ma anche per i delfini, e vale per ogni delfinario esistente in Italia.
Gli animali non esistono per il nostro divertimento, non più di quanto esistano per il nostro consumo. Cosa potete fare per salvarli? Diventate vegan e boicottate deflinari, acquari, zoo, circhi, e tutte le altre industrie che si arricchiscono grazie allo sfruttamento degli animali.
Fonte Care2, 24th Orca Dies at SeaWorld, 17 ottobre 2010
Traduzione a cura di Chiara Costantino
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.