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4 febbraio, giornata contro la malasanità veterinaria

4 febbraio 2020

Oggi, 4 febbraio, è la quinta giornata in ricordo delle vittime della malasanità veterinaria. In questa occasione, scriviamo ai vertici associativi dei veterinari, per chiedere che anche in medicina veterinaria vi sia il consenso informato come in quella umana. Chiediamo loro di sanzionare i veterinari che compiono evidenti negligenze e di invitare i loro associati a rilasciare immediatamente una copia del consenso informato scritto che fanno firmare.

Iniziativa valida fino al: 20 febbraio 2020

INIZIATIVA SCADUTA!
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Dettagli: 4 febbraio, giornata contro la malasanità veterinaria

Segnalazione di Roberto - r.tomasi@animalitalia.it

Quest'anno è la gatta Lazzara ad essere testimonial della giornata per ricordare le vittime della malasanità veterinaria. I doveri dei medici veterinari sono minori dei nostri, perché non sono tenuti per legge a "tracciare" il loro operato, quindi i casi di malasanità veterinaria sono molto più difficili da dimostrare.

E purtroppo possono capitare anche a chi ritiene di aver trovato un bravo veterinario, perché può essere in ferie o ancora in caso di emergenza (tipicamente notturna) o qualora dobbiate andare da uno specialista per quello che lui non sa fare.

La giornata cade il 4 febbraio, perché quel giorno del 2009 morì Lea, finora unico caso in cui si sia documentato anche il comportamento dell'Ordine dei Medici Veterinari competente, e vuole far sì che la sofferenza di tutte le vittime della malasanità veterinaria non sia gettata al vento.

Scriviamo quindi ai vertici associativi dei veterinari, per far loro sapere che la malasanità veterinaria è un problema sempre più sentito.

Leggete qui la storia di Lazzara
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