Dimostrazione contro le pellicce

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24/12/2011

Video e foto della protesta a Bologna contro l'uso di pellicce.

Comunicato di EssereAnimali del 22 dicembre 2011

Ecco il video e le foto della protesta di domenica scorsa (18 dicembre) contro le pellicce. Una presenza simultanea in più di 30 negozi del centro di Bologna, dove 2 attivisti sostavano in prossimità delle vetrine, con cartelli raffiguranti animali uccisi per produrre indumenti.

Grandi magazzini, boutique, case di moda, siamo circondati da vetrine che mostrano i resti di esseri viventi che hanno sofferto e lo dimostriamo nel modo più semplice possibile, stazionando di fronte ad alcuni dei molti negozi che vendono inserti di pelliccia.
Animali ridotti a oggetti.
Il loro pelo cucito su un cappuccio, un polsino o uno stivale rende pienamente questa idea.
Il mondo della moda ogni anno miete il suo silenzioso massacro sul principio ripugnante che gli animali sono inferiori a noi e in quanto tali, ne possiamo disporre a piacimento.


In strada contro le pellicce_18 dicembre 011_Bologna from essereAnimali on Vimeo.

La maggior parte di queste pellicce deriva da allevamenti appositi, ciò che avviene qui è stato ripetutamente filmato da organizzazioni animaliste che hanno documentato in tutto il mondo scene raccapriccianti: visoni, volpi, cincillà, conigli e tante altre specie imprigionati in gabbie strettissime per tutta la loro vita, senza alcun spazio per muoversi.

Condizioni queste che causano malattie, comportamenti stereotipati, fenomeni di cannibalismo e autolesionismo che terminano solo con la morte, che avviene in apposite camere a gas, con avvelenamento tramite un'iniezione nel cuore oppure con la scossa elettrica.
Non ci sono parole per descrivere l'angoscia e la paura che questi animali sono costretti a subire e tutto ciò deve avere una fine.

Alcune nazioni europee hanno messo al bando questi allevamenti perché giudicati troppo crudeli mentre in altri paesi si sta aprendo un dibattito pubblico sull'argomento, in Italia invece 150.000 animali ogni anno subiscono nel corpo e nella mente queste torture, solo in Emilia Romagna vi sono tre allevamenti di visoni in provincia di Ferrara, Modena e Forlì.

Siamo circondati da luoghi dove degli esseri coscienti soffrono.
Siamo disposti ad accettare tutto ciò?

Viviamo in un mondo regolato da leggi e culture che ci hanno imposto dogmi e pregiudizi discriminatori verso gli animali. Riteniamo moralmente accettabile utilizzare i loro corpi per cibo, indumenti, nella ricerca scientifica, nei circhi e negli zoo, nonostante siano senza dubbio capaci di percepire le emozioni proprio come noi.

Questa discriminazione si chiama specismo: gli animali non sono della nostra specie, non hanno il nostro aspetto, il nostro modo di vivere e non comunichiamo con loro.
Una diversità che è diventata sinonimo di inferiorità e che li ha condannati a una condizione di vera e propria schiavitù. Considerando inoltre gli enormi profitti che ruotano attorno a questo sfruttamento si può intuire quanto sia difficile poter comunicare quello che però è di fatto una questione evidente: ogni animale vuole essere libero di godere della propria vita e allevarlo e ucciderlo è un atto crudele contro la sua volontà.

Se guardandoli negli occhi percepiamo ancora un senso di empatia nei loro confronti, se ciò che sono costretti a subire non ci lascia indifferenti, è ora di cominciare a pensare che possiamo fare molto per tutti loro.

Possiamo scegliere di non mangiarli e di non causargli sofferenza, diventando vegan.
E' una scelta etica e semplice che migliora le nostre vite, ma soprattutto quelle degli altri animali.

Vuoi prendere parte al cambiamento? Agisci e Informati!

Foto: http://www.flickr.com/photos/essereanimali/sets/72157628475091041/

Fonte:
Comunicato di Essere animali, Video demo Bologna contro le pellicce e lo specismo, 22 dicembre 2011

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