A Torino e Bardonecchia festival del circo contemporaneo

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23/02/2007

A Torino e Bardonecchia si terra' a marzo un festival del circo contemporaneo, cioe' il circo senza animali, in cui sono solo gli artisti umani a mettere in scena spettacoli bellissimi e coinvolgenti, senza sfruttare, imprigionare, umiliare alcun essere senziente.

Riportiamo un comunicato ANSA sull'argomento:

CIRCO: NOUVEAU CIRQUE, A BARDONECCHIA PRIMA VETRINA ITALIANA (ANSA) - TORINO, 22 FEB - Il nouveau cirque senza animali e' un genere piuttosto recente ma sempre piu' diffuso e gradito: lo dimostra anche 'Bazar - Prima Vetrina Italiana di Circo Contemporaneo', ideata ed organizzata dall'Associazione Zelig insieme alla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, dal 7 all'11 marzo tra Torino e soprattutto Bardonecchia (sulle montagne olimpiche). Un programma intenso, distribuito nell'arco di tutta la giornata, con molti debutti nazionali dalla Francia, Spagna, Belgio, Portogallo, incontri internazionali, laboratori e un pomeriggio dedicato a dieci compagnie italiane chiamate a proporre estratti dei loro lavori: un'occasione di confronto e dialogo tra pubblico e operatori per saggiare quanto di meglio offra la scena europea. Dopo l'anteprima del 7 marzo alla Casa del Teatro Ragazzi con, alle 20.30, i belgi D'Irque & Fien in 'Oh Suivant', la carovana si spostera' al Palazzo delle Feste di Bardonecchia dove si esibiranno, tra i tanti, i francesi Smart Cie con due allestimenti entrambi mai visti in Italia, 'Cabareito' e 'Balla balla', o gli spagnoli Los Gingers con il debutto di 'Perlas Y Plumas'. Sabato 10 marzo dalle ore 15 spazio alla creativita' nostrana riassunta in 'Emporio Italia'. Il 9 e 10 marzo si terranno i seminari 'Lo stato dell'arte - Realta' europee a confronto' e 'La filiera del circo - formazione, produzione, distribuzione'. (ANSA).

Come riporta il comunicato, e' questo genere di circo ad essere "sempre piu' diffuso e gradito", infatti il circo con animali e' in perenne perdita economica e sopravvive solo grazie ai sussidi statali, cioe' alle nostre tasse.

Lo Stato tiene in vita i circhi con il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS): ogni anno devolve al circo centinaia di migliaia di euro, spesso equivalenti all'incasso di un anno. Considerando, per esempio, il circo di Moira Orfei, nel corso degli anni esso ha avuto accesso a finanziamenti sempre crescenti: 360 milioni di vecchie lire nel 2000, 185.601 euro nel 2001, 222.722 euro nel 2002 e 240.000 euro nel 2003, a cui si sommano altri 222 milioni di vecchie lire ottenuti nel 2000 per le attrezzature.

Ma se queste attivita' non sanno reggersi sulle loro gambe, perche' farle continuare? E' evidente che non e' questo che vuole il pubblico e quindi il circo si deve rinnovare, e solo offrendo spettacoli migliori e senza animali potra' sperare di sopravvivere.

Per suggerimenti su cosa fare per contrastare i circhi con animali, visitate: www.agireora.org/circhi e per approfondimenti sui metodi violenti di addestramento degli animali e' disponibile il sito http://www.tradizioniviolente.org.

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