Un presidio al circo con animali

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10/05/2007

Non c'e' citta' o paese che si salvi dalla presenza del circo con animali.Quando arriva, val la pena organizzarsi per andare davanti al tendone amostrare cartelloni, volantinare, e a raccontare, col megafono, quel cheaccade dietro le quinte.

Non serve essere in tanti: piu' si e' meglio e', ma anche solo 3-4 persone possono bastare, per iniziare, poi se ne possono coinvolgere altre. Per inviare la notifica del presidio (da fare sempre, senno' i circensi hanno buon gioco quando tentano di farvi sgombrare) basta seguire le istruzioni riportate qui: Manuale per attivisti - sit-in e manifestazioni.

Un esempio di un presidio a Torino:

Il circo di Moira e' stato qui per oltre 2 settimane, dal 20 aprile al 6 maggio, e abbiamo cercato di accoglierlo degnamente... il 20 aprile sera abbiamo organizzato un presidio con quasi 30 persone, con cartelloni, 2 megafoni, volantini, e anche un PC portatile che mostrava un video degli "addestramenti": bastonate, frustate, violenze di ogni genere sugli animali prigionieri, questo abbiamo mostrato al pubblico presente che ha voluto avvicinarsi a guardare.

Al megafono si gridava che gli animali nei circhi soffrono, che sono maltrattati, che vengono addestrati con la violenza. Si gridava che guardare una tigre fare esercizi stupidi e' degradante. Si invitava la gente a pensarci, a pensare che quello spettacolo non e' affatto per bambini perche' nasconde solo violenza. Slogan, parole che venivano coperte dalla musica che i circensi "sparavano" addosso ai manifestanti. Si raccontava che il circo da sostenere e' quello vero, quello con i clown, gli acrobati, i giocolieri, ma senza i domatori e gli animali schiavi.

Di presidi ne abbiamo fatti 3, e poi i circensi si sono lamentati che "davamo fastidio" (e certo, il presidio e' di protesta, e' fatto apposta!) e la questura di Torino ci ha "prescritto" di non stare vicino alla biglietteria e all'ingresso. Si vede che i circensi non hanno davvero sopportato il fatto che urlassimo loro in faccia che vivono della nostra carita'... eppure e' cosi', vivono di sussidi statali, dei soldi delle nostre tasse... sussidi che il circo senza animali non ha.

Gli altri 2 presidi li abbiamo fatti quindi lontani dall'ingresso del circo, non ci siamo certo fermati, ma ci siamo posizionati ai due ingressi del parcheggio; i volantini sono stati ugualmente, e le nostre voci si sono sentite lo stesso, anzi, ancora piu' forte, perche' lontane dalla musica assordante del circo. Una mamma ci ha ascoltato, ha guardato i cartelli, e poi ha chiesto al suo bambino se proprio voleva andarci a questo circo; il piccolo ha fatto cenno di no con un sorriso, lei ci detto "avete ragione...", ed e' tornata indietro tra i nostri applausi. Con lei tanti altri, e tanti altri che all'uscita hanno preso le nostre parole piu' sul serio, dopo aver visto le umiliazioni a cui gli animali sono sottoposti.

Testimonianza di Valter e Marina.

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