Prima "ripopolano" e poi ammazzano

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28/09/2007

La mattanza di ungulati - cervi, cinghiali e altri animali -avviene ogni anno nonostante le proteste accorate di chi rispetta la vitaaltrui, e i cacciatori si spacciano per eroi che liberano gli abitanti dellecampagne da questi "esseri fastidiosi"... ma se questi esseri li liberano icacciatori stessi?

Oltre che la pietà, nemmeno la logica e la razionalità toccano di striscio i cacciatori e quelli che stanno dalla loro parte - in primis le istituzioni locali, Province e Regioni. Che razza di senso ha organizzare abbattimenti in massa di animali e allo stesso tempo immetterli nel territorio come "ripopolamento"?!

Dovrebbe essere noto che i cinghiali di cui oggi si lamentano in molti non sono animali originari delle nostre zone, ma questa razza, molto più grossa del cinghiale che prima popolava le campagne dell'Italia, è stata introdotta proprio dai cacciatori, per divertirsi a sparargli contro. E questi "ripopolamenti" ancora continuano a farli, in modo illegale, e qualche volta anche legale.

E continuano a farlo, in modo del tutto legale, anche coi cervi, salvo poi arrivare tipo supermen dei poveri a dire "vi salviamo noi!" e a sparare a questi poveri animali. Vi salviamo da cosa? Dai "danni" fatti da animali che loro stessi hanno introdotto?

Leggiamo su La Stampa del 19 settembre 2007, nell'articolo intitolato "L'invasione dei cervi nelle valli di Lanzo - Peggio dei cinghiali":

"E' così emerso il problema di questi ungulati che, negli ultimi tre anni sono stati liberati nei boschi delle Valli di Lanzo dai membri del Comprensorio Alpino di caccia TO4." Afferma poi il direttore della Coldiretti torinese: "[...] Capisco le immissioni del mondo venatorio per cacciare i cervi. Ma la caccia è uno sport, l'agricoltura un lavoro duro".

Noi invece non capiamo, no. Non capiamo perché i cacciatori possono immettere in un territorio degli animali per poi ammazzarli e far credere alla gente che è per gli incontenibili danni all'agricoltura!

Ma per il presidente del Comprensorio Alpino TO4 ovviamente non è un problema: "Tra un po' li censiremo, sempre con l'autorizzazione dell'Istituto di fauna selvatica. Se si registrano dei danni o se il numero è cresciuto a dismisura, possono iniziare dei prelievi selettivi mirati".

Certo, è semplice, come no? Non ci vuole un genio per capire l'assurdità di questo modo di procedere: prima si immettono animali, poi si dice che fanno danni, e chi li ha immessi, e quindi causato i danni, si diverte ad ammazzarli con la benedizione di tutti. Evviva il buon senso.

Poi ci si lamenta che questo va fatto anche perché non ci sono i predatori naturali - il lupo e le linci. Ma non appena qualche lupo riesce a stabilirsi in un territorio, allora se ne chiede a gran voce lo sterminio, perché, anche lui "fa danni" agli allevamenti.

Di tutti questi animali che "fanno danni" l'unico che li fa davvero è l'uomo con la sua superficialità, stupidità, cattiveria gratuita e delirio di onnipotenza.

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