Vittoria per le foche in Europa

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28/07/2008

Un commento del cap. Paul Watson sulla recente approvazione del divieto di commercio delle pelli di foca da parte della Commissione Europea.

Dall'Unione Europea arriva un forte messaggio di compassione per le foche perseguitate di tutto il mondo. La Commissione Europea ha adottato una proposta oggi, 23 luglio 2008, che vieta l'importazione in tutti gli Stati Membri di tutti i prodotti derivanti da foche uccise in maniera inumana.

"Dopo oltre quattro decenni di battaglie contro questo massacro brutale, selvaggio ed estremamente crudele delle foche della costa orientale del Canada, e' stata ottenuta un'incredibile vittoria con questa proposta di divieto del commercio delle pelli di foca nei mercati europei", ha dichiarato il capitano Paul Watson. "Questo significa anche che i prodotti di foca diretti verso l'Asia non potranno piu' passare attraverso i porti europei, ed inoltre, dato che l'Europa definisce la moda mondiale, quello che non va di moda a Parigi e Roma non sara' piu' di moda in Cina o in Giappone."

Il Commissario Europeo Stavros Dimas ha dichiarato ai giornalisti: "I prodotti di foca che vengono da Paesi che usano metodi crudeli di caccia non devono essere ammessi all'interno dell'UE. L'UE si e' impegnata a mantenere alti standard di benessere animale."

La proposta dell'UE stabilisce che il commercio di prodotti derivanti dalle foche e' ammesso solo con le nazioni che offrono garanzie che le proprie tecniche di caccia siano "consistenti con alti standard di benessere animale" e che gli animali siano uccisi velocemente e senza sofferenza inutile. E' prevista anche una deroga speciale per la comunita' Inuit.

La normativa raccomanda inoltre la presenza di etichette e di un certificato che attesti che i prodotti commercializzati rispettino le condizioni stringenti dettate dall'UE.

Il Canada puo' sostenere finche' vuole che i suoi metodi di caccia siano "umani", ma le prove dimostrano che invece sono eccezionalmente crudeli. L'unico modo in cui una pelle di foca potrebbe essere venduta oggi all'Europa sarebbe documentare in video ogni singola uccisione e marcare ogni singola pelle di foca con un codice che la correli con il video dell'uccisione di quell'animale. Se i cacciatori canadesi fossero costretti a tentare di uccidere le foche davvero in modo "umano" (secondo gli standard dell'UE), la loro attivita' rallenterebbe moltissimo, perche' ci vogliono tempo e condizioni meteorologiche perfette per macellare un animale in condizioni di tempo avverso sul ghiaccio in movimento.

L'Unione Europea e' stata costretta a stilare il testo del divieto in questo modo per evitare ricatti commerciali da parte del Canada. Il Canada avrebbe potuto imporre restrizioni al commercio con l'Europa se il divieto fosse stato inderogabile, ma sara' difficile contraddire il testo della proposta che proibisce specificamente i prodotti ottenuti in modo inumano.

"Cosa fara' il Canada?" si chiede il capitano Watson. "Il Ministro della Pesca Loyola Hearn non puo' affermare di opporsi al divieto sui prodotti di foca ottenuti in modo crudele. Ne' puo' dire che abbiamo il diritto di mettere sul mercato mondiale prodotti ottenuti in modo inumano. Puo' solo continuare a insistere che la caccia alla foche e' ben normata e umana, ma ora deve dimostrarlo e francamente non c'e' modo di dimostrare che il massacro di cuccioli di foca sia umano".

Se il massacro delle foche ora continua sara' solo come attivita' sostenuta dai sussidi statali per mantenere una tradizione barbara a dispetto di una societa' civilizzata.

"Finche' i cacciatori di foche continueranno ad andare sul ghiaccio per uccidere le foche per qualsiasi ragione, saranno controllati e ostacolati", ha dichiarato il capitano Watson. "La crudelta' sugli animali marini e la loro uccisione non devono essere tollerate per nessuna ragione, economica o culturale. Questa proposta segna la fine di uno dei massacri piu' osceni e disprezzabili di animali selvatici che esista sul pianeta. Se il Canada non vuole volontariamente accettare di vivere nel 21esimo secolo, noi continueremo a prendere a calci nel sedere il governo fino a che non lo fara'".

Il capitano Paul Watson e' nato e cresciuto in un villaggio di pescatori della costa orientale del Canada e si e' opposto al massacro delle foche fin da bambino, a 10 anni.

"Dopo aver provato per 48 anni la vergogna e l'umiliazione di essere un canadese ed essere associato a questo annuale spettacolo dell'orrore, do il benvenuto a questa normativa europea con grande gioia", ha affermato.

I prezzi delle pellicce di foca canadesi sono diminuiti drasticamente da quando l'Unione Europea ha iniziato per la prima volta a prendere provvedimenti per vietare la vendita di questi prodotti. Il divieto proposto dalla Commissione avra' anche un impatto sull'importazione di prodotti di foca da parte del Sudafrica e della Russia.

In aprile, la nave Farley Mowat di Sea Shepherd, registrata in Olanda, e' stata abbordata, sotto il tiro di armi da fuoco, in acque internazionali, per impedire la documentazione della crudelta' che avveniva sui ghiacci. I video e le foto del massacro sono stati sequestrati dalla polizia canadese, la Royal Canadian Mounted Police.

Il capitano Alex Cornelissen, olandese, e il Primo Ufficiale Peter Hammarstedt, svedese, sono stati arrestati in quell'occasione e accusati di essersi avvicinati troppo alla zona del massacro delle foche. Subiranno un processo per questo "crimine" nell'aprile del 2009. Nel frattempo, la Farley Mowat e' trattenuta dalle autorita' canadesi fino a che il caso non sara' risolto.

"Se la caccia alle foche e' cosi' umana come sostiene il governo, perche' applicare queste misure estreme per confiscare le prove che invece non lo e', e perche' e' illegale in Canada documentare l'uccisione di una foca senza la supervisione del governo?" chiede il capitano Cornelissen.

"Abbiamo scattato foto di foche macellate crudelmente", ha detto Peter Hammarstedt. "Eppure il governo ci tratta come se fossimo dei terroristi armati. Forse alla fine si sono resi conto che una macchina fotografica e' un'arma piu' potente di una pistola e che la verita' e' piu' minacciosa delle loro bugie. Combatteremo contro di loro sui ghiacci. Li combatteremo nelle aule di tribunale. Li combatteremo sul mercato, ma mai ci arrenderemo alla crudelta' selvaggia e alla distruzione di una specie selvatica marina".

Fonte
Sea Shepherd, V Day for Seals in Europe, 23 luglio 2008

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