Sea Shepherd e Underwater Channel a difesa degli squali

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08/04/2009

La Sea Shepherd e il canale televisivo "Underwater Channel" insieme perfermare l'orrenda pratica dello "shark finning".

La Sea Shepherd resta in prima linea nella battaglia per la protezione degli squali, una problema che desta grande preoccupazione a livello globale. I nostri sforzi per vincere questa battaglia hanno portato a:

  • svariate campagne di successo contro l'orrenda pratica di tagliare le pinne degli squali (shark finning) e contro le reti da pesca illegali (longlining), una presenza permanente alle Isole Galapagos, uno degli habitat più importanti per gli squali;

  • la diffusione delle nostre campagne e degli sforzi fatti nel campo della salvaguardia marina nel film indipendente "Sharkwater";

  • la collaborazione con la casa cosmetica LUSH a livello mondiale per aumentare la conoscenza su questa orrenda pratica e raccogliere fondi;

  • collaborazione con la DIRTT Environmental Solutions per aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi;

  • la creazione di una nuova figura all'interno di Sea Shepherd "Responsabile della protezione degli squali" dedicata esclusivamente a questa problematica;

Sea Shepherd è onorata d'intraprendere questo ulteriore passo nella protezione degli squali collaborando con il canale televisivo The Underwater Channel per mettere fine allo shark-finning.

Il canale Underwater Channel e' un'idea del produttore Nicholas Claxton, vincitore del premio Emmy. L'idea di questo canale dedicato al mondo marino è nata quando Claxton stava producendo un documentario televisivo sulla barriera corallina del Mar Rosso nel 2006. Claxton spiega che "dopo aver speso molti anni a produrre documentari televisivi per alcune delle emittenti più famose al mondo, l'opportunità di osservare un mondo molto diverso era diventata irresistibile".

L'Underwater Channel si occupa con gran passione della salute degli oceani del mondo e vuole assicurare un futuro a tutti gli animali marini. I programmi di questo canale sono parte della piattaforma Babelgum.

La Sea Shepherd e l'Underwater Channel ritengono inaccettabile che gli squali, che sono tra gli abitanti di più lunga data di questo pianeta, stiano per estinguersi per mano dell'uomo, uno degli abitanti più recenti del pianeta. In media negli ultimi anni si stima che per opera degli squali siano morti meno di 10 uomini all'anno in tutti i mari della Terra. Mentre, per alimentare la richiesta di pinne di squalo, l'uomo sta uccidendo più di 100 milioni di squali all'anno. La Sea Shepherd e l'Underwater Channel vogliono mettere fine a questa pratica e lo vogliono fare subito.

Cosa puoi fare tu

Sea Shepherd invita a firmare la petizione promossa dall'Underwater Channel a questa pagina:
http://www.thepetitionsite.com/1/endsharkfinning

L'obiettivo e' di raggiungere 10.000 firme prima della Giornata Mondiale per gli Oceani dell'8 giugno 2009. Questa petizione verra' consegnata al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, con la richiesta che gli stati membri vengano informati della minaccia agli squali e vengano incoraggiati ad approvare delle leggi efficaci per impedire lo shark-finning o far applicare quelle gia' esistenti.

Sea Shepherd inoltre invita a guardare il video di Underwater Channel "Zuppa di pinne di squalo":
http://www.theunderwaterchannel.tv/clipinfo/3014711

Conclude il capitano Paul Watson: "Chi ha paura degli squali dovrebbe pensare che sono invece gli squali che dovrebbero avere molta piu' paura di noi. Loro a volte ci attaccano per errore quando ci avventuriamo nel loro mondo, ma noi facciamo ben di peggio: diamo loro la caccia e li uccidiamo crudelmente per un piatto di zuppa."

Fonte:
Sea Shepherd, Sea Shepherd collabora con l'Underwater Channel per fermare lo shark-finning, 2 aprile

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