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11/12/2009
Accordo del tutto insoddisfacente delle istituzioni europee sulla normativa che regola la sperimentazione animale.
Riportiamo un comunicato stampa di Animal Defenders International, che da anni segue da vicino i lavori di revisione della direttiva europea che regolamenta l'utilizzo di animali nei laboratori.
Durante i lavori sulla nuova Direttiva sulla sperimentazione animale all'interno del Parlamento Europeo, Animal Defenders International (ADI) ha svolto un intenso lavoro di lobby per ottenere la miglior protezione possibile per gli animali di laboratorio.
Tuttavia, la decisione delle istituzioni europee del 7 dicembre 2009 è stata un'amara sorpresa: per accontentare un'industria che non ne vuole sapere di essere sottoposta a regolamentazione, sono stati introdotti nella Direttiva moltissimi compromessi sulla protezione degli animali.
In quella data, durante una riunione tra la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, e il Consiglio dei Ministri, c'è stato un accordo fra le tre istituzioni sul contenuto della nuova direttiva. Ci si aspetta per l'anno prossimo l'adozione formale del dossier di regole da parte del Consiglio dei Ministri e del Parlamento Europeo. La nuova direttiva sostituisce l'obsoleta Direttiva CE 86/609.
Le proposte originali della Commissione, che sono state rese pubbliche nel novembre 2008, contenevano alcuni importanti passi in avanti, ma purtroppo molte di queste proposte sono state annacquate dal Consiglio Europeo e dal Parlamento Europeo.
ADI aveva accolto con favore le misure che prevedevano l'implementazione di revisioni sistematiche in varie aree della ricerca su animali, per accelerare l'utilizzo e lo sviluppo di metodi alternativi. Tuttavia, anche se il Parlamento Europeo aveva votato a favore di una tale revisione biennale, il risultato della negoziazione è stato molto più debole: sta ora alla Commissione decidere quando effettuare queste revisioni.
Tra lo sbigottimento di molti eurodeputati, il Consiglio ha proposto di vietare agli Stati Membri di implementare nella propria nazione leggi a maggior tutela degli animali. La legalità di una simile imposizione è dubbia, e non è chiaro in questo momento se questo punto rientrerà o meno nel testo finele.
La progressiva eliminazione dell'uso di scimmie nate da genitori catturati in natura, che poteva essere di aiuto per fermare la pratica della cattura dei primati liberi per poi utilizzarli in allevamenti, è un punto approvato nella nuova direttiva, ma la proposta originale della Commissione era molto più efficace.
L'obbligo di una autorizzazione completa per tutti gli sperimenti su animali, che dovrebbe essere uno dei capisaldi della nuova direttiva, è stato indebolito, ed è stata approvata una procedura semplificata da applicare a milioni di animali usati nei test di tossicità obbligatori per legge.
In modo molto deludente, anche l'obbligo di applicazione delle 3R è stato limitato dal Consiglio dei Ministri, richiedendo agli sperimentatori di usare le alternative "approvate dalla legislazione Comunitaria", il che significa che non vi sarà obbligo di utilizzo di molti metodi alternativi scientificamente soddisfacenti solo perché questi non sono passati lungo il complicato iter burocratico di approvazione dell'UE.
Tim Philipps, direttore delle campagne ADI, ha dichiarato: "Dopo 25 anni di attesa, gli animali di laboratorio e il pubblico meritavano di più. Nel corso di un anno, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno indebolito in modo significativo la proposta originale della Commissione. Vale ben poco sostenere, da parte dei politici, che questo è un miglioramento di una Direttiva vecchia di 25 anni; ci sono stati enormi avanzamenti nella sostituzione degli animali nella sperimentazione in un quarto di secolo. La nuova Direttiva semplicemente non riflette decenni di progresso, ma invece mette in luce il potere di lobby e l'influenza dell'industria della sperimentazione animale."
E continua: "Accogliamo con favore le misure che introducono le revisioni tematiche, e la progressiva eliminazione dell'uso di scimmie nate da genitori catturati in natura, ma siamo particolarmente delusi dal fatto che la Direttiva non abbia previsto misure forti di protezione degli animali di laboratorio, né abbia richiesto un aumento nell'uso di metodi alternativi. E' triste vedere questa opportunità mancata, che avrà un impatto sul futuro di milioni di animali negli anni a venire".
Fonte:
Animal Defenders International, EU institutions agree new lab rules but measures fall short of robust animal protection, 10 dicembre 2009
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"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.