Leggi la storia della mucca Emily, di come si è salvata dal macello e del suo ruolo di "portavoce" contro il consumo di carne al rifugio di Peace Abbey.
Alla base di tutti i diritti animali dovrebbe esserci questa "regola d'oro": dovremmo trattarli come vorremmo essere trattati noi, se ci fosse un'altra specie dominante al posto nostro. -- Christine Stevens
Miti da sfatare
No, non deve affatto! La caratteristica degli animali onnivori è quella di possedere un apparato digerente in grado di digerire sia cibi vegetali che animali. La conclusione semplicistica che vede nell'onnivorismo l'obbligo di assumere anche cibi animali è priva di fondamento: l'onnivoro non è costretto a mangiare carne o altro cibo animale per sopravvivere.
Al contrario, i dati messi in evidenza dai principali studi epidemiologici dimostrano come l'assunzione di prodotti di origine animale, carne in primis, sia correlata alle più frequenti patologie degenerative dell'epoca del benessere, nei paesi ricchi.
Possiamo dunque scegliere tra cibi più adatti, quelli di origine vegetale, e cibi meno adatti, quelli di origine animale, per la salvaguardia dello stato di salute.
L'uomo, essere onnivoro ma anche essere dotato di intelligenza, può operare delle scelte etiche ed ecologiste per decidere della propria alimentazione, e può ottimizzare il proprio stato di salute con la scelta di un'alimentazione 100% vegetale, compiendo così nient'altro che un'elementare azione di prevenzione primaria di molte patologie.
Scott Jurek è un ultramaratoneta considerato il più grande corridore di tutti i tempi. Ha vinto per 7 volte di seguito l'ultra-maratona "Western States 100 Mile Endurance Run", dal 1999 al 2005. Il 1999 è proprio l'anno in cui è diventato vegan, non solo per ragioni di salute e performance, ma in primo luogo per la difesa degli animali e per ridurre il suo impatto sull'ambiente.
Nel 2015 ha battuto il record di velocità nella maratona Appalachian Trail speed record, con una media di quasi 80 km al giorno per 46 giorni. Nello stesso anno ha battuto il record in una corsa di 24 ore di 2666 km: praticamente 6 maratone e mezza in un giorno!
Quando non corre, dona il suo tempo al volontariato, in particolare in associazioni che si occupano di ecologia e di salute.
Riguardo alla salubrità e al sapore del cibo vegan, Scott ha affermato: "A chi è riluttante a fare la scelta vegan perché ama troppo gli hamburger, consiglio i burger di lenticchie. Non tanto perché le lenticchie sono una fonte eccellente di proteine e nemmeno perché sono i legumi di più veloce cottura, o perché sono consumati da sempre in quantità in Europa, Asia e Africa... ma perché è impressionante quanto siano tenere e gustose e diano al burger una consistenza deliziosa. A volte ne porto con me alle gare o nelle lunghe sessioni di allenamento".
Foto di Windriverwild (Scott Jurek in the San Juan Mountains of Colorado, 2014), ritagliata, CC BY-SA 3.0
Trucchi in cucina
Seguiamo il suggerimento di Scott Jurek e proviamo a realizzare qualche vegburger fatto in casa! Proponiamo 3 ricette: una a base di farina di legumi e glutine in polvere; una a base di lenticchie e una con fagioli rossi.
Quando si usano legumi lessati, si possono scegliere quelli in vasetto o tetrapak già lessati oppure lessare quelli secchi (dopo eventuale ammollo, ma per le lenticchie piccole non serve). Lessandoli in casa, si ottengono legumi più buoni e saporiti, oltre che più sani, quindi se si ha più tempo è meglio scegliere questa opzione.
Scarica il libretto "Alimentazione vegan nello sport": esso spiega che l'alimentazione 100% vegetale nello sportivo è non solo adeguata, ma vantaggiosa, sia per la salute che per la performance, con consigli nutrizionali ed esempi pratici per lo sportivo.