Gli hamburger vegetali stravincono nei maggiori supermercati in USA

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27/06/2018


Gli allevatori nostrani organizzano il "bistecca day" e giocano con le statistiche per cercare "dimostrare" che il numero di persone vegan diminuisce: difendono come possono il loro business - fatto di sofferenza e morte di esseri senzienti - che ormai da qualche anno è in pericolo per la diminuzione della domanda, che si sposta verso i prodotti vegetali.

In Italia forse ci vorrà un po' di tempo, ma negli Stati Uniti è notizia recente che quando gli hamburger vegetali (e salsicce, würstel, ecc.) sono venduti nei supermercati accanto ai corrispondenti a base di carne, le vendite aumentano di molto e in alcuni casi le alternative vegetali stravincono.

Leggiamo dal sito dell'associazione vegan statunitense Mercy for Animals (che a sua volta riprende da Forbes) che l'hamburger vegetale di "Beyond Meat", quando posto nello stesso banco frigo degli hamburger di carne, è risultato la marca più venduta, superando tutti quelli a base di carne, nelle 5 settimane da inizio marzo a metà aprile di quest'anno.

L'azienda Beyond Meat ha infatti di recente adottato come regola l'obbligo per i supermercati che vendono i loro prodotti di porli a fianco dei corrispondenti carnivori: ebbene, nell'ultimo anno hanno raddoppiato le vendite.

Certo, noi vegan preferiamo trovare questo genere di prodotti in un settore apposito, non vogliamo dover vedere i banchi della carne, con le confezioni di animali fatti a pezzi: ci fa tristezza, angoscia e anche rabbia. Ma in aggiunta al settore "veg", risulta utilissimo porli anche nel banco frigo assieme alla carne, perché questo può facilmente spostare la scelta di un buon numero di onnivori, che non visiterebbero il reparto vegan, verso tali prodotti alternativi. Per salute, per provare, per curiosità... Qualunque sia il motivo, questo si traduce in meno carne venduta e quindi meno animali uccisi: questo conta e nient'altro.

Certo, i salutisti diranno che i piatti pronti come questi sono meno nutrienti e sani dei piatti casalinghi tradizionali come la pasta coi ceci o le lenticchie al pomodoro. Certamente, ma va aggiunto che:

  1. esistono varie tipologia di vegburger e possono essere più o meno salutari a seconda degli ingredienti;

  2. qualunque vegburger, anche il meno sano della gamma, è comunque più sano di un hamburger di carne: non è pieno di grassi saturi e colesterolo come la carne, non è un ricettacolo di antibiotici, altri farmaci e sostanze chimiche che vengono di routine somministrati agli animali d'allevamento; e non è un concentrato delle sostanze chimiche usate in agricoltura per coltivazione dei mangimi, le quali, com'è noto, per il fenomeno del bioaccumulo si ritrovano concentrate nell'organismo degli animali;

  3. prodotti come questi sono solitamente consumati più dagli onnivori e dai neo-vegan che da chi è vegan da tempo, in quanto la dieta-tipo di una persona vegan è costituita per lo più dei normali piatti della nostra tradizione, realizzati con ingredienti vegetali.

Ben venga, dunque, la diffusione di questi prodotti, se sottraggono mercato a quelli a base di carne. Così l'industria della carne sottrarrà meno vite agli animali.

Animali che, non dimentichiamolo mai, ogni giorno soffrono a milioni per la prigionia, la mancanza di aria respirabile, di spazio, di luce. Sono maltrattati, ingabbiati, subiscono amputazioni senza anestesia, non sono curati quando si ammalano, viene loro negata ogni possibilità di esprimere affetto verso i propri simili. Sono intrappolati in un incubo da cui non si potranno mai svegliare. E alla fine sono uccisi tra sofferenze indicibili.

Fermare questa sofferenza o, almeno, quella che ciascuno di noi causa direttamente, è facile: se non sei ancora vegan, leggi come fare. Se lo sei, offri un po' del tuo tempo nell'Area Volontari di AgireOra.

Fonti:

Mercy for Animals, Forbes: Vegan Products Outsell Meat When Placed Side by Side at Supermarkets, 9 maggio 2018

Forbes, Should Vegan Products Be Sold Alongside Meat And Dairy Items In Retail Stores?, 7 maggio 2018

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