Vegan in gravidanza

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18/07/2010

La testimonianza di Martha, vegan "in attesa" e in ottima salute!

Testimonianza di Martha

Nutrirsi escludendo tutti i prodotti animali, per noi vegan è cosa naturale. Continuare a farlo durante la gravidanza, è ancora più naturale.

Mi trovo all'ottavo mese di gravidanza e in questo periodo mi sono resa conto ancor di più che è solo il mio corpo a suggerirmi cosa mangiare. Ascoltando le richieste del mio organismo, sto crescendo una creatura dentro di me nel miglior modo possibile. Non lo dico io, ma le ecografie e le varie analisi effettuate in gravidanza.

Se è così naturale nutrirsi di prodotti animali, perché i primi opuscoli che i ginecologi e consultori mettono a disposizione, sono relativi alla cottura di tali prodotti e mettono in guardia dai pericoli da essi rappresentati?

Tutti mettono in allerta le mamme da prodotti di macelleria, alimenti marini, prodotti caseari, insaccati, uova e formaggi. Riguardo ai prodotti della terra, dicono solo che vanno lavati bene, ma questo ovviamente lo facevo anche prima!

Resto allibita nel sentire i discorsi delle altre mamme. Togliendo loro gli alimenti animali, non sanno come riempirsi lo stomaco. Io non ho dovuto cambiare nulla nella mia dispensa, nel modo di preparare i cibi o nel fare la spesa. Tutto come prima della gravidanza.

Le mie compagne di corso preparto, già dal quinto mese se non prima, hanno iniziato a prendere integratori di ferro, vitamina C, calcio e fibre varie per la stitichezza. I loro ginecologi prescrivono integratori a raffica, non si domandano come si nutrono le loro pazienti. Molte delle mie compagne hanno la pressione alta o il colesterolo alto mentre io sono l'unica (siamo in 11) a non aver mai preso un integratore.

La cosa terribile è vederle dirette verso l'autodistruzione. Una in particolare mi ha stupito in quanto dice di non mangiare ciliege perché ha paura di lavarle male e non può certo sbucciarle, però va a mangiare al McDonald che oltre alla carne in sè, non dà alcuna garanzia sulla cottura.

E' normale non godere dei piaceri che (almeno a me) dona la frutta estiva, ma andare a mangiare un pezzo di cadavere mal cotto? Io amo troppo il mio bimbo per fare una cosa del genere.

Un'altra mangia i frutti di mare almeno 3 volte a settimana "perché al bambino piacciono" (?), ha la mia età ed un colesterolo troppo alto per permettersi una cosa del genere. Ma se prende l'epatite in gravidanza, come pensa di curarla? E' voler bene a se stessi e al bambino questo tipo di atteggiamento?

Più passano questi mesi di gravidanza meravigliosa e più mi rendo conto che la scelta fatta a suo tempo, quando non pensavo ad un bimbo, è stato il più bel regalo che ho fatto a me stessa e a lui. La sola cosa fastidiosa è che le onnivore pensano, per loro ignoranza, che sia io a fare qualcosa di sbagliato... secondo loro rinunciare a frutta e verdura è "normale" rispetto a rinunciare ai prodotti animali.

Con questo clima torrido, inoltre, e considerando che tutte noi donne del corso pre parto finiremo il tempo a fine agosto, solo una sana alimentazione vegan potrà alleviare i vari fastidi che inevitabilmente questo caldo comporta. Al contrario di loro, io ho facilità di digestione, tanta idratazione (che fa bene al liquido amniotico), ottima circolazione delle gambe. Ma loro preferiscono prendere un prodotto in farmacia contro i gonfiori.

Chi affronta quindi la gravidanza in modo più sicuro e naturale... io o loro? ;-)

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