Palio di Asti e altri palii ammazzacavalli

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11/09/2007

Tra pochi giorni si terra' il Palio di Asti, l'ennesima "festa" in cui gli animali vengono usati, sfruttati, sottoposti a pratiche innaturali, dolorose e pericolose per la loro stessa vita. Ma che importa? Quel che conta e' il divertimento degli "appassionati", no?

Il Palio piu' famoso e' di quello di Siena, ma sono tanti i palii che si tengono in Italia, tutti dannosi per i cavalli che sono costretti a parteciparvi: ogni anno si verificano incidenti, o durante la gara o durante le prove che causano il ferimento grave e spesso la morte dei cavalli.

Una vita di maltrattamenti

Oltre agli incidenti in pista, tutta la vita dei cavalli usati nelle gare e' costellata di maltrattamenti e sofferenza: e' maltrattamento, infatti, costringere gli animali ad attivita' del tutto innaturali per loro, e la competizione e' quanto di piu' innaturale ci possa essere. Certo che i cavalli sono animali che, anche liberi in natura, amano correre, ma le loro corse non hanno nulla a che fare con quelle cui sono costretti nelle gare.

Come spiega il dott. Enrico Moriconi, veterinario, in un documento pubblicato sul sito dell'Associazione Veterinari per i Diritti degli Animali: "Un elemento che dimostra come questo modo di correre non sia naturale è l'applicazione del reggi lingua. Nelle competizioni si fa uso di questo strumento che impedisce, durante lo sforzo, posizioni irregolari della lingua che potrebbero determinare difficoltà di respirazione agli animali. La necessità di questo strumento nelle competizioni imposte dall'uomo dimostra come questo tipo di corsa sia esasperata e ben oltre la abitudini naturali.".

Inoltre, per poter vincere (questo e' quel che importa al proprietario del cavallo) il cavallo deve essere sottoposto a continui allenamenti: anche questo e' del tutto innaturale, ed e' causa di stress e di malessere per gli animali.

Il doping

Vi e' poi il sempre presente problema del doping: come afferma il dott. Oscar Grazioli, veterinario e giornalista, in un suo articolo "Basta guardare il nervosismo e l'incontrollabile agitazione prima della partenza per capire che i peggiori intrugli sono stati loro sapientemente somministrati. I controlli sono di facciata. Le provette finiscono in laboratori interni e non, come sarebbe giusto, a controllori neutrali che nulla hanno a che fare con la manifestazione. I risultati non si conoscono mai."

Rincara la dose il dott. Moriconi: "Nel palio, sulla base del regolamento vigente, il controllore è quasi identificabile con il controllato. Condivisione della manifestazione e voglia di non mettere in luce alcuna negatività. Le regole sono stabilite dagli stessi concorrenti e i controlli non sono fatti da persone terze ma da personale che è più o meno direttamente coinvolto nel palio."

I cavalli drogati risultano piu' veloci e potenti, ma e' proprio questo ad indurli a comportamenti innaturali ed eccessivi che mettono in pericolo la loro salute e la loro stessa vita. La loro velocità viene incrementata oltre le loro stesse capacità di controllo e questo aumenta le possibilità di avere incidenti. E' vero che il problema del doping c'e' in tutti gli sport, ma mentre quando l'atleta e' un umano la scelta di drogarsi e' sua, e se lo fa sa che dovra' pagarne le conseguenze, nel caso dei cavalli sono i loro proprietari che scelgono di fare una cosa che mette in pericolo la vita degli animali, non sono certo gli animali a scegliere.

Ambiente inadeguato, regole inesistenti

Oltre a questo, altri maltrattamenti avvengono durante le corse: nei palii e' normale e accettato che i fantini frustino sul muso i cavalli concorrenti, e che i cavalli, sotto l'effetto delle droghe, si scalcino tra di loro.

Il tutto in un ambiente che e' assolutamente inadatto alla corsa: i palii avvengono su piazze con curve strette e con pavimentazione irregolare, che anche se ricoperto da uno strato di sabbia rende instabile l'andatura dei cavalli, che non sono abituati al tipo di terreno. Tutto questo causa cadute scivoloni, sbandamenti, che portano a gravi ferimenti e spesso alla morte dei cavalli costretti a correre all'impazzata in questi posti infernali.

Gia' evitare il doping, le piazze con curve strette, i maltrattamenti palesi oggi accettati, migliorerebbe un po' la situazione dei cavalli, ma questo non accade, anzi, come sottolinea nel suo articolo Oscar Grazioli "Un esempio di regolamentazione al contrario è quella del palio di Asti, dove gli organizzatori fanno correre i cavalli in una piazza troppo stretta e angolata. Prima si correva su una piazza più ampia. Purtroppo è un po' decentrata e si è preferito scimmiottare Siena optando per la maggiore comodità dei turisti. Il risultato sono quattro cavalli ammazzati nel 2002 e due nel 2003 dei quali uno morto in pista con la colonna cervicale spaccata."

Regolamentare meglio toglierebbe troppo divertimento ai fanatici del palio, si vede, che trovano come scusa che il palio e' "una tradizione che risale al medioevo". Grazie tante, anche i roghi delle streghe, le torture e le prevaricazioni di ogni genere sui piu' deboli, che oggi ci fanno inorridire, risalgono al medioevo, quindi non e' proprio una garanzia in positivo, questa...

Una consuetudine da sradicare

In ogni caso, una regolamentazione sarebbe solo un primo passo, la soluzione vera e' quella di abolire i palii e smettere di sfruttare e uccidere animali per puro divertimento. Anche l'Associazione Veterinari per i Diritti degli Animali, dopo un'analisi dettagliata della situazione dal punto di vista del benessere degli animali conclude: "Complessivamente non si può non formulare il giudizio che le corse dei palii, anche qualora non si registrino degli incidenti pregiudizievoli della salute dei cavalli, rappresentano un momento di stress e di dolore per gli animali che dovrebbe essere evitato."

Possiamo far sentire la nostra voce e protestare contro il palio di Asti di domenica 16 settembre, al presidio che si terra' dalle ore 14:00 alle ore 19:00 presso i portici rossi di fronte all'entrata principale della piazza del palio (piazza Alfieri). Maggiori dettagli sul Calendario eventi.

Fonti:

Enrico Moriconi, Valutazione dello stress e della sofferenza degli animali impiegati durante i palii italiani, Associazione Veterinari per i Diritti degli Animali, agosto 2006

Oscar Grazioli, Fanatismo e doping. L'Italia dei palii (Parte prima), giugno 2006

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