Sea Shepherd nel Mediterraneo per il tonno rosso

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25/01/2010

Sea Shepherd lancia una nuova campagna nel Mediterraneo per salvare il tonno rosso.

La Sea Shepherd Conservation Society non avrà molto tempo per riposare dopo la fine dell'Operazione Waltzing Matilda contro la caccia alle balene.

Entrambe le navi di Sea Shepherd, la Steve Irwin e la Bob Barker, si dirigeranno verso il Mediterraneo dall'Oceano del Sud. L'obiettivo sarà quello di intercettare e opporsi alle operazioni illegali dei pescatori di frodo del tonno rosso (tonno bluefin).

"Bisogna portare all'attenzione dell'opinione pubblica il fatto che una delle specie di pesci più rare al mondo, il tonno rosso, è sull'orlo dell'estinzione a causa della pesca illegale, causata dall'insaziabile domanda dei giapponesi per questo pesce molto costoso" dichiara il fondatore e presidente di Sea Shepherd, il capitano Paul Watson.

Due settimane fa un singolo tonno rosso è stato venduto al Giappone per 111.00 sterline (circa 125.000 euro).

Con una taglia così alta sulla sua testa, i giorni di questa specie sono contati. E più questi pesci diventano rari, maggiore è il prezzo che per essi si pagherà. Questa è l'economia e la politica dell'estinzione.

L'industria della pesca del tonno nel Mediterraneo, che è sostenuta dall'UE con decine di milioni di euro di sussidi, ha portato il tonno rosso sull'orlo dell'estinzione. Le popolazioni di tonno rosso sono a tre anni dal collasso totale.

Eppure la corruzione e il crescente valore di mercato del tonno rosso stanno impedendo ogni reale tentativo di protezione di questa specie.

E' stato fissato un incontro a marzo all'interno della Convenzione sul Commercio Internazionale di Specie in Pericolo (CITES) per discutere della possibilità di vietare il commercio del tonno rosso. Ma l'UE ha depennato questa discussione dalla sua agenda, per non offendere i pescatori della Francia, di Malta, dell'Italia e della Grecia.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha cercato di vietare la pesca del tonno rosso, ma ha le mani legate dai suoi stessi pescatori. Sta ora tentando di vietare l'esportazione del tonno rosso in Giappone, cosa che sarebbe di grande aiuto, ma i pescatori francesi hanno minacciato di bloccare i porti se non ottengono quel che vogliono.

Questo è un anno cruciale nella battaglia per salvare il tonno rosso.

La Sea Shepherd Conservation Society intende sfidare i pescatori di frodo e non si arrenderà davanti alle minacce e alla violenza dei pescatori. Le nostre campagne degli ultimi 6 anni nell'Oceano del Sud contro i balenieri giapponesi ci hanno dato l'esperienza e la determinazione per affrontare la violenza dei bracconieri in ogni posto del mondo.

"Possiamo perdere una nave, ma la perdita di una nave è preferibile alla perdita dell'intera specie del tonno rosso", ha dichiarato il Capitano Paul Watson. "Le navi sono sacrificabili, le specie no".

Fonte:
Sea Shepherd, Sea Shepherd Announces Mediterranean Campaign for the Bluefin Tuna, 22 gennaio 2010

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