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01/11/2018
di Marina Berati
Non sono eroi solo le persone che realizzano un'impresa straordinaria una volta nella vita. Eroi di ogni giorno, "everyday heroes", sono tutte quelle persone che, pur vivendo una vita normale, fatta di lavoro per guadagnarsi da vivere oppure studio, piccole incombenze, responsabilità e impegni familiari, aggiungono alla propria vita l'impegno costante per far avverare un ideale, senza mai abbandonarlo.
L'ideale di cui parlo in questo caso è quello di un mondo vegan, vale a dire un mondo in cui non sia più considerato "normale" far soffrire e uccidere animali; un mondo contrapposto a quello attuale, in cui sfruttamento, tortura e uccisioni di massa a livello planetario e organizzato sono parte integrante della società, del tutto legale e accettato dalla quasi totalità della popolazione.
Che questo ideale si possa avverare non è dato di sapere e difficilmente si avvererà nell'arco della nostra vita (anche se dipende dall'età che abbiamo!), ma quel che è senz'altro vero è che su questa via si stanno facendo davvero grandi passi, sempre più grandi ogni anno. Chi era vegan e coinvolto nell'attivismo già 15 anni fa si rende senz'altro conto di questa accelerazione, forse non così palese a chi si è avvicinato all'attivismo vegan solo di recente.
Se è vera la teoria del punto critico (il "tipping point"), l'obiettivo immediato a cui puntare non è un mondo 100% vegan, ma il raggiungimento di un numero di persone vegan tale che da lì in avanti il cambiamento si velocizzerà moltissimo, in un effetto valanga.
Vero o meno che sia, la cosa positiva è che ogni giorno ci si può avvicinare sempre di più e che il "quanto velocemente" dipende anche dal nostro impegno: possiamo davvero scrivere la storia. Ogni persona che partecipa, tra vent'anni potrà guardare indietro e sapere che è stata parte del cambiamento. Che non è stata lì a guardare solo perché si è convinta di non farcela, o non ne aveva voglia, riempiendosi il tempo libero con cose di poco conto come la TV o il chiacchierio sui social network anziché impegnarsi in un ideale superiore.
Quello che ci può rendere gli "eroi quotidiani" dell'ideale vegan, della liberazione degli animali dalla morsa dei maltrattamenti per mano umana, è l'impegno in prima persona. Non servono imprese eclatanti, anche perché stiamo parlando di un'orrenda realtà accettata da quasi tutti, e quindi non è certo un singolo avvenimento, qualunque esso sia, che può cambiare le cose. Molto più utile è l'attivismo portato avanti nel tempo. Alcuni consigli per iniziare:
Passo 1: impegno minimo
Prova con un paio d'ore una tantum: già così puoi raddoppiare l'impatto positivo di una vita, perché con 2-3 ore di attivismo ben fatto potrai aiutare almeno una persona a diventare vegan.
Passo 2: everyday hero
Con un impegno fisso di almeno 2 ore al mese (ma meglio ancora, se riesci, 2 ore la settimana) puoi essere tra gli "eroi quotidiani", perché darai il tuo contributo al raggiungimento dell'ideale vegan in modo continuativo, non una volta sola o per un breve periodo.
Passo 3: scrivi la storia!
Se riesci a trovare 7-10 ore la settimana per il tuo attivismo, potrai davvero scrivere la storia: quando, in futuro, la gente penserà all'usanza di mangiare animali come noi oggi pensiamo alla tratta degli schiavi, sarà grazie a persone come te.
Occorre continuare anche se le attività da svolgere ci sembrano tutt'altro che eroiche: l'impegno nell'attivismo è fatto anche di - o SOPPRATTUTTO di - incombenze a volte un po' noiose, a volte che danno poca soddisfazione immediata, a volte (spesso) dai risultati non noti, perché non abbiamo feedback. Ma non dobbiamo cercare soddisfazione immediata o gratificazione: la nostra gratificazione è quella di dare in modo continuativo il nostro contributo al raggiungimento di un ideale. Cosa c'è di più grande?
Sapere che si sta lavorando per spazzare via la violenza sugli esseri più indifesi che esistano, che si sta civilizzando il mondo (perché non potremo mai dirci civili finché gli animali continueranno a essere massacrati per mano nostra), è quanto di più gratificante possiamo ottenere nella nostra vita.
Dovremo continuare con le nostre azioni di tutti i giorni, certo, il lavoro, le commissioni varie da fare, ma non sono quelle lo scopo e il senso della vita, così come non lo sono il divertimento, il guadagno o l'ambizione personale.
Cosa c'è di più importante dell'evitare una violenza così estrema ed enorme che non ci è nemmeno possibile immaginarla fino in fondo?
Comportarci con senso di giustizia verso gli animali non è abbastanza. Impegnandosi a cambiare anche il comportamento degli altri possiamo aumentare in modo esponenziale l'impatto positivo della nostra vita.
Ciascuno di noi può scegliere di diventare parte del cambiamento e così sapere che non sta vivendo invano, ma sta reagendo all'enorme quantità di sofferenza cercando di rendere il mondo un posto migliore.
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.