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02/05/2011
Una risposta ai mitomani che dicono di essere stati vegan o vegetariani e di aver cambiato idea...
Riportiamo questo bell'articolo pubblicato su Care2 come ottimo esempio di risposta da dare a quelle persone che fanno finta di essere vegetariane o vegan e poi dicono che "hanno cambiato idea" per un motivo o per l'altro. In realta', non lo sono mai stati, o era per loro solo una forma di "dieta" per ragioni salutistiche. O, semplicemente, sono persone non in grado di ragionare in modo sensato.
Perché sono ancora vegano
di Mac McDaniel
Il 19 gennaio 2011, il quotidiano "The Guardian" ha pubblicato un articolo firmato da una donna di nome Jenna Woginrich intitolato "Perché ho smesso di essere vegetariana", e io sentivo di dover pubblicare una qualche risposta.
Nel suo articolo, la Woginrich mostra livelli di contorsione mentale e orwelliana contraddittorieta' che sarebbero impressionanti se non fossero cosi' orribili. Descrive come, dopo dieci anni di vegetarismo, sia arrivata alla sconcertante realizzazione che essere vegetariani significava solo evitare la questione del trattamento degli animali invece di affrontarla.
Secondo lei, se avete a cuore gli animali, l'unico sviluppo logico è quello di mangiarli, con l'avvertenza che dovreste mangiare solo animali che hanno vissuto una vita felice e decente. La sua argomentazione è quella tipica della filosofia del benessere animale: l'uccisione degli animali continuerà per sempre, indipendentemente da tutto, e l'unico cambiamento che è possibile fare è una superficiale riduzione di alcuni tipi di crudeltà inflitte agli animali negli allevamenti.
E' facile vedere la debolezza della posizione del "benessere animale": innanzitutto, servono delle acrobazie cognitive per rendere accettabile l'idea che avere a cuore gli animali significhi ucciderli. Non è un'idea semplice da afferrare, così questa donna riempie il suo scritto con un sacco di metafore senza senso come "puoi stare nella tana del coniglio.... ma l'unica via d'uscita è mangiare il coniglio".
Cio' che lei sostiene – che rifiutarsi di consumare animali non fa la differenza – affonda le radici nella privazione di potere. Convincendo le persone che le loro scelte sono senza significato, può dipingere le proprie idee come pragmatiche quando non lo sono affatto.
La verità è che crudeltà e compassione sono non-problemi. Il mondo occidentale non ha tentato di affrontare il problema della schiavitù adottando leggi che dessero agli schiavi case migliori, e certamente non ha affrontato il problema dicendo alle persone di comprare merci provenienti solo da piantagioni in cui gli schiavi fossero trattati "umanamente". Abbiamo affrontato la schiavitù mettendo fine alla pratica del possesso di alcuni umani da parte di altri umani.
Noi non sosteniamo riforme "umanitarie" per altri problemi, non appoggiamo l'assassinio "umanitario" di altre persone, non sosteniamo un genocidio compassionevole o una pedofilia umanitaria. Capiamo che queste cose sono sbagliate e, per quanto dobbiamo malvolentieri ammettere che possa essere quasi impossibile liberare completamente il mondo da queste pratiche, questo non ci impedisce di continuare a provarci.
Sono vegano da tre anni e ogni giorno comprendo sempre più perché la mia decisione è la cosa giusta da fare. Il veganismo non è provare a cambiare le condizioni in un macello e nemmeno in tutti i macelli. Non si tratta di rendere la vita più facile per un tipo di animali in una situazione o di dire che alcuni tipi di tortura e assassinio sono accettabili mentre altri sono sbagliati.
La vera domanda è se un essere senziente con una sua propria mente debba o no essere considerato proprietà di un altro essere. A me questa domanda pare facile.
Essere vegan non riguarda la dieta, non si tratta di fare un elenco di cose che non indosso e non consumo. Il veganismo è l'estensione nella vita reale della mia convinzione che gli animale non sono oggetti. Non posso possedere un animale più di quanto possa possedere una persona. Non posso uccidere un animale perché è più piccolo, più debole o meno intelligente di me, proprio come non posso uccidere un bambino per queste stesse ragioni.
Questa teoria è il fondamento di tutte le mie azioni come attivista per gli animali. Se siete interessati alla teoria abolizionista, leggete "The Necessity of Theory" (La necessità della teoria) di Gary Francione.
Io sono ancora vegano perché credo che le mie azioni abbiano un significato. Sono ancora vegano perché credo che un animale abbia il diritto di vivere senza essere di proprietà di un altro. Sono ancora vegano perché la pace, la giustizia e l'eguaglianza non possono esistere in un mondo che uccide miliardi di esseri per la banale ragione che hanno un buon sapore.
Fonte:
Mac McDaniel, su Care2, Perché sono ancora vegano, 29 gennaio 2011
Traduzione a cura di Teresa Sassani
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