La posizione dell'UE sulla ricerca sulle scimmie

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29/11/2008

Il dossier UE emanato il 6 novembre 2008 e' ancora molto insoddisfacente e sostiene la vivisezione.

Il responsabile europeo per l'ambiente prospetta il bando dei test di laboratorio sui parenti piu' stretti della specie umana - le "grandi scimmie", scimpanzè, gorilla, bonobo ed orangutang - in un tentativo di riduzione drastica dei test animali condotti dall'industria farmaceutica e da altri centri di ricerca.

Tuttavia, le altre specie di scimmie non vengono risparmiate. E' comunque un primo passo, perche' al posto delle grandi scimmie non si useranno altri animali, ma metodi senza animali. E' incoraggiante in questo senso la dichiarazione del commissario per l'ambiente Stavros Dimas: "E' di assoluta importanza allontanarsi dalla sperimentazione animale. La ricerca scientifica deve focalizzarsi nel trovare metodi alternativi ai test sugli animali e laddove le alternative non sono presenti la situazione degli animali tuttora impiegati nella sperimentazione deve essere migliorata."

A parte la seconda parte della frase, non condivisibile ne' da un punto di vista etico ne' da quello scientifico, la dichiarazione è stata accolta favorevolmente dal gruppo di pressione "Eurogroup for Animals", che pero' ha fatto notare i limiti della proposta, che esclude tutte le altre specie scimmie, che non beneficerebbero delle nuove norme. "Il Parlamento Europeo ha richiesto un bando totale di tutti i test sui primati non umani e il Parlamento viene eletto dalla gente," afferma un loro portavoce.

Nonostante queste dichiarazioni positive, tuttavia, l'esito dell'audizine del 6 novembre 2008 del Comitato Scientifico dell'Unione Europea, dedicata alla ricerca sui primati, non e' stato giudicato positivo dalla fondazione scientifica inglese per una ricerca senza animali Dr Hadwen Trust, in quanto il Comitato si e' epresso apertamente a favore di un tipo di ricerca basata sull'uso di animali. L'Opinione emessa dal Comitato ignora l'evidenza scientifica dei limiti della ricerca condotta sui primati e minimizza il potenziale delle tecniche alternative piu' avanzate.

Il Dr Hawden Trust, leader nella ricerca medica alternativa, afferma che pure se si tratta di "una verita' scomoda" per gli scienziati, alcuni dei primati adulti presentano facolta' mentali superiori a quelle dei bambini umani e quindi una strategia a livello europeo volta a sostituirli con tecniche alternative è questione di urgenza morale, oltre che scientifica.

L'opinione del Comitato Scientifico sulla Sanita' e i Rischi Ambientali (SCHER) era stata richiesta dalla Commissione della Comunita' Europea come parte della lungamente rimandata revisione della Direttiva 86/609/EEC, la "Legge sulla sperimentazione animale" europea.

La Commissione è stata sottoposta ad una forte pressione per esaminare le basi scientifiche ed etiche dell'eliminazione graduale in Europa della ricerca e sperimentazione sui primati. Nel settembre 2007 il Parlamento ha votato a larghissima maggioranza a favore di una Dichiarazione scritta che chiedeva la fine della ricerca sulle grandi scimmie e su quelle catturate in natura, per giungere ad una graduale eliminazione in Europa di questo tipo di ricerca, a favore di tecniche di ricerca etica alternative.

Nicky Gordon, Responsabile Scientifico del Dr Hawden Trust for Humane Research, afferma che SCHER ha fallito nel produrre un'opinione scientificamente equilibrata ed accurata sulla sperimentazione sui primati e le alternative a questa. Il Dr Hawden Trust chiedera' che venga elaborata una proposta piu' equilibrata.

"Questa pubblica consultazione avrebbe potuto e dovuto condurre ad un punto di svolta nella bioetica, dando indicazioni su quello che occorre fare per arrivare ad avere dei laboratori senza primati" afferma Nicky Gordon, "invece ne è emerso quello che si potrebbe interpretare come una condanna a morte, sacrificando la visione etica e scientifica sull'altare del mantenimento dello status quo. L'accettazione cieca della validita' della ricerca sui primati in aree come la neurologia, cardiologia, ed AIDS, nonostante chiare indicazioni contrarie, tradisce una sorprendente tendenza di parte e sottovaluta gravemente l'immenso potenziale di analoghe teniche non-animali.

Circa 10.500 primati non umani sono sottoposti ad esperimenti ogni anno, in Europa, nonostante molti di loro abbiamo capacita' cognitive piu' avanzate di quelle dei bambini umani. Sara' anche una verita' scomoda per alcuni scienziati, ma con la capacita' di soffrire che hanno i primati e con risultati cosi' deludenti della ricerca che li usa come cavie, una strategia ad alta priorita' per sostituire i primati negli esperimenti è questione di urgenza morale e scientifica. Tecniche avanzate come la scansione magnetica per immagini del cervello umano, modelli su computer e colture cellulari stanno gia' sostituendo i test sui primati con studi piu' rilevanti per i pazienti umani. Grazie ad ulteriori sviluppi tecnologici ,la sostituzione totale è raggiungibile, ma SCHER sembra ignorare questa direzione verso il progresso."

Il Dr Hawden Trust presentera' un reclamo formale presso la Commissione Europea.

Ricerca sui primati: cure fallite e nuove speranze.

AIDS: Nel corso di 25 anni, almeno 37 vaccini contro l'HIV testati su animali hanno fallito in esperimenti su esseri umani, nessuno di questi ha avuto successo. I macachi rhesus sono i "modelli" privilegiati, ma potrebbero essere sostituiti da un approccio combinato - studi epidemiologici, sangue umano e cellule in provetta, includendo anche il programma avviato di recente "sistema immunitario umano in provetta", biologia molecolare e simulazioni al computer.

CARDIOLOGIA: Novantacinque farmaci di uso cardiologico hanno superato i test sugli animali ma non i test clinici sugli umani. Per anni sono stati impiegati i primati che hanno fallito nel produrre nuovi farmaci sicuri ed efficaci. Studi sulle popolazioni, simulazioni del cervello, analisi del cervello post-mortem e colture in vitro multicelullari potrebbero fornire dati ben piu' utili.

MALARIA: Fino a due milioni di persone muoiono di malaria ogni anno. I vaccini sviluppati e testati sui primati hanno fallito sugli umani. Le colture in vitro di cellule epatiche umane potrebbero rapidamente prendere il posto dei primati nella scoperta di vaccini adeguati e nello screening dei farmaci anti-malaria.

FUNZIONI CEREBRALI: La ricerca sui processi psicologici umani come la memoria e la depressione puo' comportare sia la rimozione di parti del cervello dei primati che l'impianto di elettrodi nello stesso. Gli sviluppi nelle tecniche non invasive di scansione del cervello per immagini sono ora in grado di produrre una serie di tecniche d'avanguardia, tra cui la creazione di lesioni "virtuali" temporanee nel cervello umano. Con queste tecniche piu' efficaci a disposizione, l'uso dei primati è scientificamente sorpassato oltre che eticamente inappropriato.

EPATITE C: Nonostate decenni di sperimentazione animale, non è emersa alcuna cura definitiva o vaccino. La simulazione con modelli matematici si è rivelata utile per i malati di epatite C, chiarendo le dinamiche del virus e migliorando i trattamenti farmacologici. Enormi passi avanti si sono ottenuti con le colture cellulari e lo screening farmacologico.

Nonostante questi fallimenti, in Europa sono stati utilizzati 10.451 primati nel 2005; la grande maggioranza (7.000) sono stati usati per studi tossicologici, 1.450 per ricerca medica di base, che comprendeanche ricerche sul cervello, e 1.400 per ricerca e sviluppo di farmaci. Negli Stati Uniti, sono stati utilizzati 62.315 primati nel 2006. Si stima che in Giappone siano stati utilizzati nel 2004 2.802 primati. Nel Regno Unito, sono stati utilizzati nel 2007 3.125 primati.

Fonti:

Reuters, EU Great Apes Debate leads to testing ban proposal, 5 novembre 2008

Dr. Hadwen Trust, EU primate research hearing condemned for 'astonishing bias', 6 novembre 2008

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