Nuovi spot pro-carne: la top-ten delle bufale

22/11/2018

Avrete sentito parlare dei nuovi spot di Assocarni, finanziati anche coi soldi delle nostre tasse attraverso il Ministero delle politiche agricole e "orgogliosamente" realizzati da Rai Pubblicità, che hanno lo scopo di promuovere il consumo di carne bovina.

Un bel trio. I primi (Assocarni) fanno il loro mestiere di vendere il proprio prodotto - non importa a che prezzo in termini di salute umana, impatto ambientale e vite animali -, gli altri vogliono far credere di fare un servizio utile al Paese, utilizzando soldi pubblici. Chissà chi è il peggiore.

La top-ten delle bufale di questi spot

L'assurdità di questi spot, cui è stato dato il nomignolo, che vorrebbe essere simpatico, "la stellina della carne bovina", è che dichiarano di voler educare il consumatore contro le "fake news" sul tema del consumo di carne.

E invece sono infarciti loro stessi di fake news, in aggiunta ad affermazioni fatte di "mezze verità" e omissioni, che quindi risultano fuorvianti in modo ancora più subdolo. I promotori non sono certo caduti nell'errore di veicolare affermazioni palesemente ingannevoli come "la carne è indispensabile", visto che queste hanno già fatto ritirare in passato altre pubblicità del genere, incluse quelle pro-latte e latticini.

Ecco la top ten:

1

Benessere e sicurezza alimentare degli animali

Affermano che tra i "principali volti della sostenibilità della carne bovina italiana" vi è anche il benessere degli animali: come no, un benessere fatto di prigionia in luoghi angusti, di menomazioni, di impossibilità a vivere come farebbero in natura; e infine il macello in giovanissima età, quando sono poco più che cuccioli.
Un viaggio verso la morte, un'attesa a sentire le urla degli altri animali e annusare il loro sangue pieni di terrore, uno stordimento che spesso non funziona, e poi sgozzamento, dissanguamento, squartamento. Chi vorrebbe per sé questo tipo di "benessere"?

2

La carne contiene numerosi nutrienti fondamentali

Per forza, tutti i cibi contengono nutrienti fondamentali, anche i più dannosi! Che in un cibo ci siano nutrienti fondamentali non significa che quel cibo in se stesso sia fondamentale (anzi, può essere altamente insalubre), ed è su questo fraintendimento che si fonda la "mezza verità", peggiore di una bugia palese.

Quello che non dicono è che tali nutrienti fondamentali sono presenti anche in tutti i vegetali, ma senza essere accompagnati dalle "numerose sostanze dannose" che la carne contiene e che loro non nominano: grassi saturi, colesterolo, tutti i residui di sostanze chimiche, antibiotici e altri farmaci dati in pasto agli animali. Tutte sostanze che aumentano il rischio di malattie degenerative, incluso il cancro, come è stato riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

3

Contiene ferro-eme

Sì, ne contiene (il 40% del ferro della carne è eme, il restante 60% è non-eme), ma non dicono che questo non è affatto un vantaggio: alti depositi di ferro aumentano il rischio per varie malattie degenerative e il nostro organismo non è in grado di "difendersi" da un'assunzione troppo elevate di ferro eme. I vegetali sono molto ricchi di ferro, ed è un ferro migliore, quello non-eme, che può essere assorbito dal nostro organismo solo se serve, senza il pericolo che vada ad accrescere a dismisura i depositi.

4

La vitamina B12 è presente naturalmente nei prodotti di origine animale

Questa vuole essere una chiara frecciata ai vegan, ma c'è ben poco di "naturale" nella carne degli animali, vista la maniera in cui vengono allevati. Nei mangimi degli animali sono sempre presenti vari integratori, tra cui quello di vitamina B12, per questo la B12 e altre vitamine si ritrovano poi nei tessuti degli animali uccisi.

5

La carne è ricca di proteine nobili

Questa affermazione è un non-senso scientifico: il concetto di proteine nobili è ormai obsoleto, non esistono proteine nobili. Quelle dei vegetali non sono di minor qualità rispetto a quelle della carne.

6

La carne fornisce tutti e 9 gli aminoacidi essenziali che possono essere assunti solo con l'alimentazione

Sì, li fornisce, ma quello che non dicono è che anche i cibi vegetali li forniscono! Un'altra mezza verità che trae in inganno chi ascolta. Non esiste alcun aminoacido essenziale che non si trovi nei vegetali più comuni, come cereali, legumi, verdura (e ricordate che NON è vero che si devono combinare cereali e legumi tra loro, è una vecchia credenza che non ha basi scientifiche).

7

Consumare carne bovina italiana può considerarsi sostenibile per l'ambiente e il territorio

Questa è proprio una fake news e non una mezza verità come le altre: ormai sono innumerevoli gli studi scientifici che dimostrano che la carne è l'alimento a più alto impatto ambientale in assoluto, e questo vale per qualsiasi specie animale, ma soprattutto per quella bovina. Dicono anche che nello spot verrà spiegato il perché è sostenibile, ma non lo spiegano affatto: per forza, non è possibile.

8

Le tecnologie usate negli allevamenti contribuiscono alla fertilità dei terreni

Gli allevamenti non contribuiscono affatto alla fertilità dei terreni, anzi, inquinano il territorio: le deiezioni degli animali contengono sostanze chimiche di vario genere e nitrati. Ben lungi dal poter essere considerate dei fertilizzanti "naturali" per il terreno, sono altamente inquinanti e devono essere smaltiti secondo norme specifiche che cercano di limitare i danni.

9

Limitano i dissesti idrogeologici

Nessun allevamento può limitare dissesti idrogeologici, come potrebbero? Anzi, uno dei più grossi problemi del nutrirsi di carne è proprio lo spreco estremo di risorse idriche, per non parlare dell'inquinamento delle acque, dovuto alle deiezioni degli animali.

10

Preservano la biodiversità

Assolutamente no: gli allevamenti sono il pericolo numero uno per la biodiversità, essendo una delle cause primarie di deforestazione (per l'allevamento estensivo o per la coltivazione di vegetali per i mangimi).

Conclusione

Cosa concludere? Dopo le "belle" iniziative di "super-coniglio" e "super-uovo", sempre a cura delle associazioni di categoria dell'industria zootecnica, con il sostegno del Ministero delle politiche agricole, per indurre al consumo di carne di coniglio e di uova; dopo i vari progetti nelle scuole per far aumentare il consumo di latte... non ci si stupisce più di nulla.

Rimane il fatto che promuovere il consumo di carne, che sia bovina o di altri animali poco importa, o di pesce, di latte o di uova, in una situazione come quella odierna in cui i consumi pro-capite sono già enormi, è davvero imperdonabile, anche considerando solo l'aspetto della salute umana e dell'ambiente. Non parliamo poi della strage di animali: quella non merita perdono di certo.

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