08/04/2021
Articolo della dottoressa Luciana Baroni, Geriatra, Neurologa, Nutrizionista
La relazione tra consumo di uova e aumento del rischio di morte, e di sviluppo di malattie, è una delle maggiori controversie nella comunità scientifica.
Ma due nuovi studi pubblicati quest'anno, uno dei quali tutto italiano, contribuiscono a fare finalmente chiarezza: hanno dimostrato che il consumo di uova, anche "moderato", aumenta in modo molto significativo il rischio di morte.
Le ricerche hanno tenuto sotto osservazione per diversi anni (16 e 8, rispettivamente) una popolazione molto numerosa (di persone onnivore) e hanno determinato che, durante il periodo di osservazione, il numero di morti era significativamente maggiore tra le persone che consumavano più uova, a parità di altre condizioni.
Il rischio di morte in generale (per tutte la cause) aumenta del:
24% per un uovo e mezzo al giorno (corrispondente a 300 mg di colesterolo);
22% consumando da 2 a 4 uova la settimana;
50% consumando 4 o più uova la settimana.
Il rischio di morte per malattie cardiovascolari ha percentuali di aumento ancora maggiori:
43% in più consumando da 2 a 4 uova la settimana;
75% in più (quasi il doppio) consumando 4 o più uova la settimana.
Naturalmente, questo non significa che tutti coloro che consumano uova muoiano prima di chi non le consuma; significa che aumenta il rischio, specie per le malattie cardiovascolari. Funziona come per il fumo di sigaretta: non si può dire che chi fuma 10 sigarette al giorno sicuramente morirà di cancro al polmone, né si può dire che chi non fuma sia al sicuro questo rischio. Ma certamente più sigarette si fumano e maggiore è il rischio di morte per questa malattia.
È importante conoscere i rischi per la propria salute, per poter scegliere in modo informato.
Prima di esaminare più in dettaglio i nuovi studi, tre considerazioni:
è ormai noto da tempo il legame tra assunzione di colesterolo e aumento del rischio di morte (specie per malattie cardiovascolari) e le uova hanno un contenuto elevato di colesterolo (circa 200 mg per un uovo); da questo consegue in modo logico che il consumo di uova aumenti il rischio di morte.
E' vero che il colesterolo è nel tuorlo e quindi il consumo di albume non pone questo problema, ma che senso ha produrre uova - un prodotto ad alto impatto ambientale - per poi buttare il tuorlo, che è oltretutto la parte più apprezzata in cucina? L'albume non ha nulla di "benefico"; contiene proteine, certo, ma queste si possono trovare in tanti alimenti vegetali senza alcun rischio per la salute e con impatto ambientale molto minore.
Le attuali linee guida dietetiche per la popolazione raccomandano di un consumo massimo di uova di 4 alla settimana (e naturalmente non esiste un consumo "minimo" consigliato): alla luce di questi studi, che dimostrano che già un consumo di 2 uova la settimana aumenta in modo consistente il rischio di morte, si spera che le linee guida vengano riviste, come suggeriscono appunto gli autori di queste ricerche.
Passiamo ora a esaminare in dettaglio i risultati dei 2 studi.
Lo studio è stato pubblicato nel febbraio 2021 e i dati derivano da un campione di 521.120 partecipanti, seguiti per oltre 16 anni. I ricercatori hanno ricercato la relazione con varie cause di morte, confrontando diete da 2000 kcal con consumo di uova basso o nullo, con diete con consumo di uova pari a 2, 4 o più la settimana.
I principali risultati sono:
Il consumo di uova intere e di colesterolo è associato con la mortalità per tutte le cause, per cause cardiache e per cancro: l’aggiunta di mezzo uovo al giorno è associata con aumento del rischio di morte del 7% (HR 1.07).
Per ogni 300 mg di colesterolo consumato al giorno, il rischio di morte aumentava fino al 24%. Questa quantità si trova in un uovo e mezzo (nel tuorlo).
Invece chi non consumava per nulla tuorlo d'uovo aveva una riduzione del rischio di morte per tutte le cause: ictus, cancro, malattie respiratorie e Alzheimer.
E' il colesterolo il maggior responsabile di queste conseguenze riferite al consumo di uova.
Gli autori della ricerca raccomandano di utilizzare fonti proteiche alternative prive di colesterolo, per salvaguardare la longevità.
Fonte: Zhuang P et al. Egg and cholesterol consumption and mortality from cardiovascular and different causes in the United States: A population-based cohort study. PLoS Med. 2021 Feb 9;18(2):e1003508. doi: 10.1371/journal.pmed.1003508. PMID: 33561122.
Le conclusioni dello studio precedente sono confermate da questo secondo studio, pubblicato nel marzo 2021 e svolto sulla popolazione italiana: 20.562 uomini e donne adulti, seguiti per oltre 8 anni (mediana 8,2 anni).
I principali risultati sono:
Confrontando persone che consumavano meno di uovo la settimana, chi ne consumava 4 o più aveva un rischio aumentato del 50% per tutte le cause di morte (HR 1.50).
Ancora maggiore l'aumento del rischio di morte per malattie cardiovascolari: 75% (HR = 1.75).
L'aumento di rischio di morte per cancro era del 52%, però ai limiti della significatività statistica (CI 0.99-2.33).
Anche un consumo minore, di 2-4 uova la settimana, è risultato pericoloso: è associato a un aumento significativo di morte del 22% per tutte le cause e del 43% per cause cardiovascolari.
Anche un solo uovo in più alla settimana porta un aumento del rischio di morte, negli individui a più alto rischio, come gli ipertesi e i dislipidemici.
L'aumentata mortalità è da ricondurre in buona parte al colesterolo contenuto nell’uovo.
Gli autori concludono che il consumo di uova aumenta in modo significativo il rischio di morte totale e cardiovascolare, con un rischio ben evidente anche alle assunzioni oggi ritenute "sicure" dalle Linee Guida per la popolazione generale.
I ricercatori suggeriscono quindi di rivedere le raccomandazioni contenute nelle linee guida dietetiche.
Fonte: Ruggiero, E., Di Castelnuovo, A., Costanzo, S. et al. Egg consumption and risk of all-cause and cause-specific mortality in an Italian adult population. Eur J Nutr (2021). doi: 10.1007/s00394-021-02536-w
Oggi in Italia il consumo pro-capite supera le 4 uova la settimana, ma questi studi dimostrano che farne a meno aiuterebbe non poco la nostra salute.
D'altra parte, non esistono ragioni per consumare uova:
non contengono alcun nutriente utile che non si possa ricavare dai cibi vegetali;
anche quando consumate in quantità ritenute dai più "non elevate", aumentano il rischio di morte in modo significativo;
in cucina si possono sostituire facilmente, sia intere che il solo albume, nei dolci e nei pitti salati (vedi: Fare a meno delle uova in 9 passi );
la loro produzione crea un impatto ambientale elevato, confrontata col l'assunzione della stessa quantità di proteine da fonti vegetali;
per chi è interessato anche all'aspetto etico: la produzione di uova uccide, solo in Italia, circa 50 milioni di animali l'anno, il triplo di quelli uccisi per la produzione di tutta la carne rossa (cioè di bovini e maiali).
Passare una dieta vegetale protegge la nostra salute, l'ambiente, gli animali. Fare questa scelta è molto più facile di quel che si crede.
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Fonte: questo articolo è stato ripubblicato dal blog di Accademia della Nutrizione, col permesso degli autori.
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