La favola dei vegbuger costosi: ci credi ancora?

07/01/2020

C'era una volta il supermercato di alimentazione "naturale" e biologica, l'unico in cui si trovavano prodotti pronti 100% vegetali, troppo spesso con prezzi più cari del dovuto. Oggi la situazione è molto cambiata e sono tanti i supermercati che offrono una buona scelta di piatti pronti vegetali, a un prezzo del tutto simile a quelli onnivori.

Eppure, a molti è rimasta la convinzione che "mangiare vegan costa caro", perfino ai vegan stessi. Una convinzione dura a morire, anche se è assurda e lo è sempre stata. Oggi più che mai. Te lo dimostriamo, dati alla mano.

Il "teorema" che dimostreremo:

  1. I piatti vegan pronti costano come quelli onnivori.

  2. Se si parte dagli ingredienti per preparare piatti fatti in casa, invece, scegliere cibi vegetali fa risparmiare in modo notevole.

  3. In totale, nella spesa della settimana, una dieta 100% vegetale consente un risparmio tangibile, concreto, rilevante. Altro che "mangiare vegan costa caro"!

Per dimostrarlo, abbiamo confrontato i prezzi dei vari alimenti, vegetali e animali, in uno stesso supermercato. Seguici passo-passo tra gli scaffali.

Definiamo le variabili: cosa sono i "piatti pronti"?

Non sono tofu e seitan: questi sono ingredienti con cui preparare i piatti finali, al pari dei legumi, verdure, cereali, ecc. I piatti pronti sono invece quelli, appunto, pronti per essere consumati, basta solo cucinarli: ravioli ripieni, involtini, cotolette, polpette, würstel o hamburger vegetali (vegburger). O affettati vegetali, che non vanno nemmeno cucinati.

Ne esistono diverse marche e alcuni supermercati dispongono di una linea a proprio marchio, sulla quale è particolarmente facile fare confronti. Per esempio, i ravioli ripieni con verdure e tofu della linea vegan a marchio del supermercato hanno lo stesso costo di quelli alla carne, sempre a marchio del supermercato.

Ma non ci siamo limitati a queste linee, abbiamo rilevato i prezzi di marche diverse e calcolato la media.

I costi dei piatti pronti: simili tra vegan e onnivori

Iniziamo con gli affettati vegetali (di solito a base di seitan e tofu): una confezione da un etto costa 2,5-3 euro, che è il costo medio degli affettati di carne confezionati (il prosciutto cotto o la mortadella costano meno degli affettati vegetali, ma il prosciutto crudo, la bresaola o lo speck costano di più).

I würstel vegetali costano mediamente un euro l'etto. Quelli di carne costano ancora meno, è vero, ma è un caso particolare: sono fatti di soli scarti di macellazione, per questo il prezzo è tanto basso.

Gli hamburger, polpette o cotolette vegetali si trovano ormai in grande varietà: da banco frigo, surgelati, a base di verdure, di legumi o cereali, di seitan o tofu. I prezzi sono variabili: si va da 1 euro l'etto nei discount (ma la qualità non è inferiore rispetto ad altre marche) a 1,3-1,7 euro l'etto negli altri supermercati. Gli hamburger o polpette di carne variano da 1,1 a 1,3 euro l'etto: prezzi simili, dunque, basta solo evitare le marche più care di quelli vegetali.

In realtà, i prezzi dei prodotti vegetali sono più favorevoli di quanto appare, perché la carne, una volta cucinata, diminuisce molto di peso, dato che perde acqua. Per esempio, per avere 100 grammi di pollo cotto, ne servono 150 di crudo, il che significa che circa un terzo del prodotto letteralmente evapora.

Questo non succede coi vegburger: il loro peso rimane invariato. Per saziarsi allo stesso modo serve dunque una quantità maggiore di hamburger di carne: per questo, il costo reale di quelli di carne è sempre e comunque più elevato di quello della variante vegetale.

E i formaggi vegetali? Innanzitutto, chiariamo cosa sono... o meglio, cosa non sono: non sono il tofu, che ha altri usi e non ha nulla a che vedere col gusto del formaggio. I formaggi vegetali sono invece simili a quelli animali, per sapore e consistenza. Nei negozi on-line ne troviamo un'ampia varietà, al supermercato solo qualche tipo, per ora; sicuramente ne troveremo di più con l'andar del tempo.

Questi formaggi costano da 1 a 1,8 euro l'etto, un prezzo simile ai formaggi vaccini. Questi ultimi variano infatti da 1 euro l'etto per la mozzarella, a 1,2 euro per il latteria, a 1,5 euro per emmental, brie, gorgonzola, fino a 1,5-1,8 euro per il parmigiano. Naturalmente i prezzi precisi variano da una marca all'altra: questi sono quelli medi rilevati nel supermercato scelto.

In definitiva, questi prodotti vegan costano in media come i corrispondenti onnivori, quando non di meno. Non solo: in futuro costeranno ancora meno, con l'aumentare della loro diffusione.

Ma partendo dagli ingredienti il risparmio vegan è strabiliante

Fin qui abbiamo parlato di piatti pronti. Ma se partiamo invece dagli ingredienti base, la dieta vegan stravince contro quella onnivora, in termini di costi.

Infatti, gli ingredienti base vegetali sono molto più a buon mercato di quelli animali: legumi, cereali, tofu e seitan costano molto meno di carne, pesce e formaggi. Dato che una dieta media, vegan o onnivora, è basata per lo più su piatti fatti in casa a partire dagli ingredienti, non su piatti pronti, mangiare vegan offre un risparmio notevole.

Alcuni esempi:

  • il latte vegetale ha costi medi simili al latte vaccino;
  • il tofu costa mediamente 1 euro l'etto (come la mozzarella);
  • il seitan costa 1,3-1,5 euro l'etto, mentre la carne va da 1,2 a 2 euro l'etto e il pesce 1,5-3 euro l'etto; e ricordiamo che a questi prezzi bisogna aggiungere il 50% per compensare la perdita di acqua in cottura (il seitan, invece, non perde nulla);
  • i legumi in scatola costano 50 centesimi l'etto, quindi meno di un terzo della carne;
  • i cereali in chicco costano 30 centesimi l'etto, così come i legumi secchi: un etto di polpette di cereali e legumi fatte in casa costano un quinto rispetto alle polpette di carne, in entrambi i casi partendo dagli ingredienti.
  • Le verdure hanno costi variabili, ma sempre di molto inferiori alla carne. Si utilizzano per primi e secondi piatti sostanziosi, nutrienti e saporiti, non solo come semplice contorno.

Dimostrazione conclusa: riassumiamo

Abbiamo dimostrato che:

  • I piatti vegan pronti costano come quelli onnivori: non si spende di più.

  • Per i piatti fatti in casa, invece, usare ingredienti vegetali al posto di carne, pesce, formaggi e uova fa risparmiare moltissimo.

  • Nella spesa totale, una dieta 100% vegetale stravince su quella onnivora media.

Anche dal punto di vista meramente economico, dunque, mangiare vegan offre solo vantaggi. L'unico svantaggio è il piccolo sforzo iniziale per cambiare abitudini: in un paio di mesi passa, mentre i vantaggi - enormi, per noi, per il pianeta, per gli animali - durano per sempre.

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