'Viva' il vitello, o 'muoia' il vitello? Come l'UE sperpera i nostri soldi.

10/06/2019

Di nuovo l'UE regala soldi agli allevatori per fare pubblicità ai loro prodotti basati su sofferenza e morte. Stavolta si tratta delle carne di vitello (dopo iniziative analoghe per la carne di coniglio, le uova, ecc.).

Lo fanno con uno slogan davvero di cattivo gusto: "Viva il vitello". Ma quale "viva"?! Il vitello non vive di certo, ma muore ucciso al macello.

Questa campagna pubblicitaria, appena lanciata in Italia, Francia e Paesi Bassi (i maggiori consumatori di carne di vitello), è "un progetto triennale di comunicazione e promozione della carne di vitello, cofinanziata dall'Unione Europea e realizzata in Italia da Assocarni".

I nostri soldi sono quindi stati usati per realizzare il loro pessimo sito e uno spot pubblicitario andato in onda in TV in questi giorni, che praticamente non dice nulla, è del tutto vuoto di concetti e contenuti. Cerca solo di far entrare nella testa delle persone il termine "carne di vitello", nella speranza che al prossimo giro al supermercato la comprino. Lo spot dice infatti solo questo: "La carne di vitello: tenera, sorprendente, facile. La carne di vitello: una buona idea per 1000 buone idee."

Questo utilizzo dei soldi pubblici per fare del male, lascia sempre l'amaro in bocca. Fa del male agli animali, innanzitutto. Ma fa anche del male alla salute, perché l'ultima cosa di cui hanno bisogno gli italiani è di essere incentivati a mangiare ancora più carne! E fa del male all'ambiente, perché ogni tipo di allevamento ha un impatto ambientale enorme.

Sono solo cuccioli, scarti dell'industria del latte

Questi vitelli sono cuccioli di 6-8 mesi, per la maggior parte "scarti" dell'industria del latte. Lo troviamo scritto in modo molto esplicito sul sito di una delle maggiori aziende europee produttrici di questa "carne":

"Una mucca produce latte solo una volta che ha partorito. Una mucca deve partorire un vitello l'anno per produrre latte. Per le prime due settimane il vitello resta con la madre. Successivamente una parte dei vitelli resta presso l'allevatore per ampliare e/o sostituire capi della propria mandria di bestiame da latte, mentre la maggior parte dei vitelli viene inviata ad aziende di allevamento specializzate."
(Questo peraltro sarà forse valido per questa azienda, ma non in generale: il vitello viene tolto alla madre subito dopo la nascita, di solito; non che faccia molta differenza, anzi, lasciarlo con la madre 2 settimane accresce solo il dolore del distacco).

In sostanza, dunque, i vitelli uccisi per questo "prodotto" che l'UE si impegna a promuovere, sono tutti i vitelli maschi partoriti dalle mucche da latte e una parte delle femmine (quelle che non andranno a sostituire le madri).

La carne di vitello fino a pochi anni fa era detta "carne bianca", perché era anemica: i vitelli venivano nutriti solo con latte in polvere, una dieta inadeguata, priva di ferro; oggi, per legge, devono consumare anche dei cibi solidi e assumere ferro, quindi la carne, più che bianca, è rosata. Ma questo non cambia nulla per la vita del vitello. Oggi, come allora, viene separato dalla madre appena nato, tenuto sempre confinato in allevamento, ucciso a 6-8 mesi con un colpo in testa e il taglio della giugulare.

Mistificazione anche sull'aspetto "salute e nutrizione"

In uno dei comunicati di lancio di questa vergognosa campagna, viene detto: "con 70 g di carne magra c'è un apporto calorico di circa 80 calorie, mentre per avere un apporto proteico equivalente con carboidrati e legumi servirebbero 2 porzioni di pasta e fagioli, equivalenti a un apporto di oltre 700 calorie".

Confronto poco trasparente e insensato, che induce in errore il lettore: perché confrontare la carne con la pasta e fagioli? Confrontiamola coi fagioli e basta! Se ci vogliamo mettere la pasta, allora dovremmo confrontare la pasta e fagioli con un piatto di pasta al ragù di vitello.

Se facciamo il confronto corretto, tra una fettina di carne di vitello da 70 grammi (82 calorie, 14 g di proteine) con una scatoletta piccola di fagioli (125 g peso sgocciolato) abbiamo: 173 calorie, 12 g di proteine. Quindi, contenuto proteico quasi uguale, ma non certo con 700 calorie!

Inoltre, nei fagioli abbiamo zero colesterolo, pochissimi grassi saturi e 4,6 mg di ferro (ferro non-eme, migliore per il nostro organismo), mentre nella carne di vitello abbiamo solo 1,1 mg di ferro (un quarto rispetto ai fagioli), 1,2 g di grassi saturi (quelli cattivi) e ben 46 mg di colesterolo, entrambi, questi, fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

I fagioli sono inoltre più sazianti, perché contengono anche fibra e carboidrati complessi, e 125 g sono davvero 125 g, mentre 70 grammi di carne di vitello, una volta cotta e privata così dell'acqua, si riducono davvero a ben poca cosa e non sono di certo altrettanto sazianti. I fagioli (e altri legumi) li possiamo usare in tante ricette diverse, per ottenere piatti gustosi e sani.

Cosa puoi fare tu

  • Se sei vegetariano (o onnivoro), diventa vegan: questi vitelli sono lo scarto di produzione dell'industria del latte. Se vuoi salvarli, è necessario smettere di consumare latticini (lo stesso vale per le uova, che uccidono i pulcini maschi appena nati e le galline a 2 anni).

  • Se sei vegan, prendi l'impegno di dedicare del tempo al volontariato informativo. Bastano anche solo 2 ore al mese per fare DAVVERO la differenza!

Ricorda: ogni volta che gli allevatori vengono finanziati per promuovere i loro prodotti di morte, noi dobbiamo rispondere aumentando il nostro impegno per la diffusione vegan. E' l'arma più potente che abbiamo, ed è alla portata di tutti utilizzarla.

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