Intervista con il Capitano Paul Watson

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04/12/2007

Un'intervista del Cap. Watson prima della partenza per l'Antartico in difesa delle balene.

Riportiamo questa bella intervista concessa pochi giorni fa dal capitano Paul Watson a EVANA, l'Agenzia Europea di Notizie Vegetariane e Animaliste.

"Partiremo per l'Antartico il 5 dicembre con l'intenzione di fare del nostro meglio per difendere le balene dalle attività criminali della flotta di baleniere giapponesi".

DOMANDA: Eccoci di nuovo qui. Le baleniere giapponesi mostrano ancora una volta il loro grande talento nel turbare la comunità mondiale aumentando addirittura la quota stabilita di balene da uccidere: quest'anno infatti intendono cacciare 1000 balene, tra cui 50 megattere. Questo bagno di sangue avrà luogo nel santuario delle balene che si trova nelle acque dell'Antartico. Ma è possibile che non vi sia veramente nessuna legge che possa mettere fine a questo massacro?

CAPITANO WATSON: La caccia alle balene è illegale in base alla Legge di Conservazione Internazionale (International Conservation Law). Le baleniere giapponesi hanno incluso nei loro obiettivi di caccia anche delle specie in via d'estinzione e si stanno dirigendo nel Santuario delle Balene che si trova nelle acque dell'Antartico in violazione della moratoria mondiale sul commercio di carne di balena. I governi del mondo hanno il potere di fermare questa atrocità ma si rifiutano di agire. L'Australia potrebbe fermare la flotta di baleniere nel Territorio Antartico Australiano. È intervenuta contro i pescatori di frodo del Pesce Dentato della Patagonia ma non fa niente contro le baleniere giapponesi. Gli Stati Uniti hanno regolamentazioni del Dipartimento del Commercio che potrebbero imporre sanzioni economiche al Giappone, ma hanno voluto fare distinzioni sull'applicazione della legge.

DOMANDA: Secondo lei perchè il Giappone considera le balene e i delfini una sua proprietà di cui puo' disporre a suo piacimento anche annientandola?

CAPITANO WATSON: Il Giappone si sta dimostrando incredibilmente arrogante e sta tenendo un atteggiamento imperialista sulle risorse dei mari.

DOMANDA: Lei ha certamente riflettuto molto sul perchè il Giappone insista a creare sempre più disgusto a livello internazionale ogni anno che passa. Il loro massacro nei mari non porta alcun vantaggio economico, la carne è troppo contaminata per poterla mangiare in modo sicuro, e gran parte della comunità mondiale ci pensa due volte prima di acquistare prodotti giapponesi. Secondo lei, quale potrebbe essere la loro motivazione?

CAPITANO WATSON: Il Giappone ha liberamente ammesso che l'industria che si basa sulla caccia alle balene non è una necessità economica. Ha perfino affermato che è una questione d'orgoglio nazionale. Dice di avere il diritto assoluto di sfruttare le risorse marine negli oceani del mondo e nessun altro governo o organizzazione non governativa ha il diritto di intromettersi sulle sue attività.

DOMANDA: Come viene condotto l'inseguimento?

CAPITANO WATSON: Ogni anno la flotta giapponese ha diverse aree in cui effettuare la caccia. Quest'anno la parte interessata sarà quella che è delimitata ad est dal mare di Ross e che si estende in direzione ovest fin sotto le coste sudafricane. Quest'area è conosciuta come Jarpa 4 e 5.

DOMANDA: Chi è che prende le decisioni? Quali sono le società che rendono possibile tutto questo?

CAPITANO WATSON: La flotta Giapponese appartiene all'Istituto per la ricerca sui Cetacei che a sua volta è di proprietà del Governo Giapponese. Lo scorso anno la Nissui ha ceduto le proprie quote azionarie della flotta di baleniere dopo il successo del boicottaggio contro la Sea Lord (Nuova Zelanda) e Gortons (USA), entrambe società della Nissui. Hanno ceduto le loro azioni della flotta di baleniere al Governo Giapponese in cambio di concessioni sulle tasse. La Yakusa (la mafia giapponese) controlla il sindacato che rappresenta gli equipaggi sulle baleniere e fa pressioni per continuare l'operazione delle flotte a fornire posti di lavoro per i membri del sindacato.

DOMANDA: È ovvio che la vostra strategia di difesa necessita di qualche elemento di sorpresa ma c'è qualcosa che ci può dire riguardo ai piani su come fermare le baleniere giapponesi?

CAPITANO WATSON: Il nostro obiettivo è di applicare la legge internazionale di conservazione contro le attività illegali delle baleniere giapponesi. Sfortunatamente non possiamo divulgare le nostre tattiche ma possiamo dire che sono studiate in modo da non provocare alcun tipo di danno fisico all'equipaggio delle baleniere.

DOMANDA: Nonostante la protesta mondiale, il massacro continua. Animali magnifici, appartenenti alla comunità mondiale sono ridotti ad hamburger così pieni di veleno che stanno meglio nella spazzatura, tra i rifiuti tossici, che non sulla tavola. Una comunità internazionale alquanto sgomenta osserva a distanza di sicurezza. La Sea Shepherd resta l'unico vero difensore delle balene. Come riuscite ad essere all'altezza di questa responsabilità?

CAPITANO WATSON: È difficile. Greenpeace si rifiuta di collaborare con noi, tuttavia possiamo contare sul sostegno incredibile dei cittadini australiani. Il nostro sostegno a questa problematica aumenta ogni anno. Mi auguro che ogni anno sia l'ultimo. Questo che verrà sarà il quarto Natale che il mio equipaggio ed io passeremo in Antartico, ma non ci lamentiamo, visto che si tratta di uno dei posti più belli e affascinanti del pianeta.

DOMANDA: Quale tipo di boicottaggio, se ve ne è uno, risulta più adatto alla situazione?

CAPITANO WATSON: Personalmente cerco di boicottare qualsiasi prodotto giapponese che posso. Comunque il più efficace è quello di boicottare le macchine giapponesi. La miglior tattica è quella di ordinare un'auto nuova (specialmente un ibrido) e poi qualche settimana dopo annullare l'ordine portando come motivazione appunto il massacro delle balene che conduce il Giappone. Sicuramente al Governo Giapponese arriverebbe il messaggio.

DOMANDA: Che cosa le piacerebbe che i politici facessero per le balene?

CAPITANO WATSON: La risposta a questa domanda è molto semplice. I Governi di tutto il mondo dovrebbero applicare le leggi internazionali di protezione che hanno sottoscritto. Hanno firmato le leggi, ora le devono mettere in pratica.

DOMANDA: In che modo possono aiutare i milioni di persone che hanno a cuore il problema?

CAPITANO WATSON: Ogni persona che prende la parola in difesa delle balene contribuisce a difenderle. Le ambasciate giapponesi e norvegesi devono essere sempre a conoscenza del disdegno della gente per questa barbarie. La gente può scrivere, protestare, boicottare i prodotti e utilizzare le proprie capacità, la propria immaginazione e talento per aiutare le balene.

DOMANDA: In che modo si può accrescere la conoscenza pubblica su questa crudeltà e sui pericoli della carne tossica di balena?

CAPITANO WATSON: Con più azioni, più copertura mediatica, e più consapevolezza.

DOMANDA: Le balene esitono da molto prima dell'uomo. Ora vengono cacciate nell'oblio, stanno morendo di fame, sono avvelenate, e i loro habitat sono seriamente disturbati da un numero sempre crescente di whale watcher... Quanto a lungo queste specie riusciranno a resistere alla pressione fatta dagli umani?

CAPITANO WATSON: Stiamo vivendo attualmente nel mezzo di ciò che il paleoantropologo Richard Leakey ha descritto come il Sesto Maggiore Evento d'Estinzione nella Storia del Mondo. Perderemo più specie di piante e animali tra 1980 e il 2045, rispetto a quelle perse negli ultimi 65 milioni di anni. Le balene sono sulla lista delle specie che la nostra arroganza e ignoranza stanno condannando a morte. O combattiamo per difenderle o le perderemo per sempre.

DOMANDA: E ora un fatto più personale: Da molti anni sta rischiando la sua vita per le varie campagne che molti considerano cause perse a causa dell'onnipresente avidità umana. Che cosa la spinge a continuare?

CAPITANO WATSON: Le uniche cause per cui vale la pena combattere sono le cause perse. Facciamo quello che stiamo facendo perché è la cosa giusta da fare. Non possiamo concentrarci sul vincere o sul perdere, ma solo sul combattere per la vittoria, e talvolta contro ostacoli impossibili; ma qualche volta l'unica soluzione è la soluzione impossibile e la passione degli attivisti piu' dedicati può prevalere contro gli ostacoli impossibili.

DOMANDA: La specie umana sta distruggendo le proprie basi. Anche se oggigiorno vi è grande interesse per le problematiche ecologiste, poche sono le azioni, se non minime. Saremo capaci di cambiare questa situazione in tempo per assicurarci la sopravvivenza? E come?

CAPITANO WATSON: O diamo una svolta alla situazione o moriremo come specie. La scelta è una responsabilità collettiva del genere umano. Potremo estinguerci a causa della nostra arroganza e ignoranza.

DOMANDA: Spera come noi che in un futuro non troppo lontano assisteremo ad un cambiamento del comportamento umano nei confronti degli animali?

CAPITANO WATSON: Possiamo solo sperarlo. Il veganismo è un movimento che sta crescendo sempre più forte ogni anno che passa. Ricordo quando nessuno sapeva che cosa significasse essere vegano.

DOMANDA: Nessuna osservazione finale?

CAPITANO WATSON: Partiremo per l'Antartico il 5 dicembre con l'intenzione di fare del nostro meglio per difendere le balene dalle attività criminali delle baleniere giapponesi.

Fonte:
EVANA, Interview with Captain Paul Watson, 26 novembre 2007

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