Ho trovato un animale in difficoltà: come lo aiuto?

23/06/2023

Andando in giro in città (ma anche in una piccola cittadina o paese) può capitarci in qualsiasi momento di scorgere animali in pericolo, specie se osserviamo bene intorno a noi.

Può trattarsi di animali selvatici di città (soprattutto volatili come colombi, cornacchie, ecc.) feriti o malati, oppure animali domestici sperduti, o animali randagi feriti.

Per esempio, per i colombi, indicatori tipici di difficoltà sono: animali fermi in un angolo o sopra un gradino; con un'ala bassa che trascinano; con problemi di equilibrio; in difficoltà a camminare; con le zampe legate da fili; cuccioli caduti dal nido.

Ci sono casi in cui possiamo intervenire da soli, altri in cui è necessario rivolgersi a qualcuno di esperto, altri ancora in cui è meglio non intervenire, ma solo dopo attenta valutazione. Quello che dobbiamo evitare sempre è girarci dall'altra parte e far finta di niente!

In questo articolo cerchiamo di suggerire cos´è meglio fare nei vari casi possibili, con consigli generali.

Passo 1. Procurarsi recapiti utili

Prima che un’emergenza si verifichi, è bene procurarsi i recapiti utili, da memorizzare nella propria rubrica sul cellulare. Avere già questi recapiti con noi può fare la differenza tra la vita e la morte per l'animale che troviamo.

Per gli animali selvatici

Procurati il numero del centro soccorso della tua provincia. Guarda sul sito del Comune o trovalo con una ricerca on-line, ma assicurati che il centro sia davvero attivo, il recapito sia corretto e controlla se risponde 24 ore su 24 o ha orari precisi. Le parole da cercare sono: CRAS, Centro Recupero Animali Selvatici.

Alcuni ambulatori/ospedali veterinari hanno convenzioni per accettare gli animali selvatici oppure possono ospitarli in attesa di trasferimento al CRAS. Meglio sempre telefonare prima di andare in un ambulatorio qualsiasi.

Per quanto riguarda i colombi (che sono di solito i più bisognosi di aiuto), va tenuto conto che molti centri sono "specisti", nel senso che accettano solo determinate specie e dei colombi non si vogliono occupare, quindi conviene informarsi prima anche su questo punto.

Per gli animali domestici

Per cani e gatti in situazioni di pericolo o smarriti dovrebbe essere sempre disponibile un numero da chiamare: anche in questo caso, cerca sul sito del tuo Comune o con una ricerca on-line.

Come per i centri recupero di animali selvatici, anche per il servizio di cattura di soccorso di cani e gatti è opportuno informarsi prima se funziona bene, come sono trattati gli animali recuperati, ecc. Non è sempre facile, ma vale la pena investire un po' di tempo per farlo.

In tutti i casi

Trova una buona clinica veterinaria della zona con disponibilità 24 ore su 24; molte lo sono: anche se non sono aperte 24 ore su 24 hanno un numero per le emergenze e un medico si fa trovare disponibile in poco tempo. Questo contatto è utile anche per i nostri animali domestici, per le emergenze.

Tieni presente che puoi sempre rivolgerti alla polizia locale (i vigili) in mancanza di altri recapiti, oppure per i casi in cui vedi un animale in pericolo in posti non accessibili (cortili o parcheggi privati, terrazzino di un appartamento, ecc.). In quest'ultimo caso anche i vigili del fuoco di solito intervengono, per porre in salvo l'animale.

Passo 2. Portare con sé materiali utili

In macchina si può tenere un trasportino di cartone smontabile, è sempre utile per metterci animali di ogni specie in casi di emergenza. Un asciugamano di medie dimensioni può essere di aiuto per prenderli.

Portarsi sempre in borsa o zaino un po' di cibo è utile quando si deve far avvicinare un animale in difficoltà. Per cani e gatti basta una piccola bustina di crocchette, per i volatili granaglie di piccole dimensioni, oppure lenticchie secche di quelle piccole (si trovano al supermercato col nome "lenticchie mignon"); queste ultime sono molto utili per i colombi, perché gradite e nutrienti.

Passo 3. Sapere come comportarsi

L'animale è davvero in difficoltà?

Questa è la prima domanda da porsi, perché ci possono essere casi in cui prendendo l'animale gli possiamo fare più male che bene. Una situazione in cui può essere opportuno NON intervenire è quella dei cuccioli ma solo se ci si trova in uno di questi casi:

  • cuccioli di volatili fuori dal nido, ma che non sembrano feriti e che sono in una situazione "sicura", cioè senza predatori né strade vicino a loro: probabilmente i genitori sono lì vicino e li nutrono. Li stanno abituando alla vita fuori del nido, una fase essenziale per imparare a sopravvivere. In questo caso è utile rimanere nei dintorni per un po', senza farsi vedere, per controllare che i genitori arrivino a dar da mangiare. Alcuni volatili mangiano spesso e i genitori tornano magari ogni 30-60 minuti, invece per altri possono passare anche diverse ore.

  • Lo stesso vale per cuccioli di mammiferi (ad esempio ricci, lepri, scoiattoli e caprioli); i mammiferi non vanno toccati, perché i genitori possono sentire l'odore degli esseri umani e per questo abbandonare il piccolo, mentre per gli uccelli questo problema non si pone. Se il cucciolo è da solo ma non è ferito o debilitato, conviene aspettare un po' (almeno 2-3 ore) per controllare se arrivano i genitori. Cercate di stare nascosti per evitare che il genitore avverta la vostra presenza e non si avvicini al piccolo.

In tutti gli altri casi occorre intervenire: cucciolo orfano o ferito o in situazione di pericolo per predatori vicini o in mezzo al traffico cittadino.

Gli animali selvatici che vanno raccolti in tutti i casi (senza le verifiche spiegate sopra) quando si trovano a terra sono: pipistrelli, rondini (si riconosce dalla coda a forma di V, è scura sopra, bianca sul ventre e rossastra sulla testa), rondoni (di aspetto simile alle rondini ma più grandi e tutti scuri e non hanno la coda a V), balestrucci (anche questi hanno una forma simile alle rondini ma non sono rossastri sul capo).

Se questi animali si trovano a terra sono sicuramente in difficoltà e vanno raccolti.

In generale, non è facile decidere quando è meglio non intervenire. L'importante è evitare di optare per il non-intervento solo per propria comodità: è una cosa che inconsapevolmente possiamo fare tutti, ma per il bene degli animali dobbiamo invece essere obiettivi.

Nel caso di animali adulti bisogna intervenire sempre quando: l'animale è difficoltà in mezzo al traffico cittadino e rischia di essere investito, è ferito o disorientato, è un uccello adulto che non vola o non cammina, e in altre situazioni di palese bisogno. Vediamo ora i vari casi di intervento.

Se l'animale si lascia prendere

Se si lascia prendere facilmente (per esempio perché non è proprio in grado di scappare), conviene senz'altro prenderlo e metterlo in sicurezza e solo in un secondo tempo chiamare i soccorsi.

I seguenti consigli sono generali, ma ogni caso va valutato nella sua specificità.

  • Se si tratta di un cane o un gatto ferito, bisogna cercare di capire se è il caso di spostarlo o meno, per portarlo in una clinica veterinaria per le cure. Se esiste in quel Comune un servizio di recupero cani e gatti che funzione bene, si può prima telefonare a loro per avere un consiglio su cosa fare e sapere se passano loro a recuperarlo o se dobbiamo portarlo noi da un veterinario. In un secondo tempo si cercherà di capire se ha una famiglia e come rintracciarla o se, nel caso di un gatto, è di colonia.

  • Nel caso di un cane vagante ma non ferito, con la medaglietta, basta chiamare il numero di telefono indicato e riconsegnare l'animale alla sua famiglia. Se non ha la medaglietta, deve comunque avere il microchip, che può essere letto da qualsiasi veterinario.

  • Per i gatti non feriti non è facile capire se l'animale è sperduto o è un gatto di colonia o un gatto domestico che purtroppo viene lasciato libero di vagare per strada ed è in grado di tornare a casa da solo. In generale:

    • se ha la medaglietta, conviene in tutti i casi chiamare il numero indicato;

    • se è un cucciolo senza la madre nei paraggi, se è in evidente stato di disorientamento, se miagola disperato, ecc., allora va preso e poi si possono mettere cartelli in giro e segnalare il ritrovamento a tutti i rifugi della zona; è sempre utile contattare anche cliniche veterinarie della zona per segnalare il ritrovamento;

    • se appare tranquillo e sicuro di dove andare, si può lasciare lì, ma mettere lo stesso i cartelli e segnalarlo ai rifugi, chiedendo anche indicazioni su come sia meglio comportarsi.

Se l'animale non si lascia prendere

In questo caso va chiamato il numero dei soccorsi che ci siamo segnati al passo uno. Però, attenzione: dopo la chiamata non abbandonare lì l'animale, rimani finché i soccorsi non arrivano! Anche se devi aspettare un'ora, un'ora del tuo tempo val bene una vita.

Un caso particolare: i colombi di città

I colombi purtroppo si trovano spesso in situazioni di difficoltà: possono avere le zampe legate dai tanti fili che si trovano per terra e si aggrovigliano sulle loro zampe causando danni anche gravi, quando non la morte; possono essere denutriti, giovani che non riescono a trovare abbastanza cibo; essere feriti e non più in grado di volare o camminare. E molto altro.

Spesso il nostro aiuto può fare per loro la differenza tra la vita e la morte. Per questo abbiamo preparato una guida specifica, che puoi trovare qui:

Guida per aiutare i colombi in difficoltà »

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